Durante la parata a Roma ha sfilato anche la disabilità, tra cui Carlo Comisi, fondatore del Disability Pride Italia: "Si farà anche nel 2021"
Sabato 26 giugno 2021 bandiere di tutti i colori hanno sventolato nei cieli di Roma in occasione dell’edizione 2021 del Pride. Quest’anno una parata fortemente ridotta (non ci sono stati i consueti carri) e condizionata dalla stretta attualità, tra il ddl Zan, noto anche come legge contro l’omotransfobia, e la recente lettera del Vaticano inviata al Governo italiano. In mezzo a un corposo fiume di persone che hanno sfilato da Piazza Vittorio Veneto a Piazza della Repubblica, c’era anche una rappresentanza delle persone con disabilità.
Carmelo Comisi è il fondatore del Disability Pride Italia, nonché presidente del Disability Pride Network. In piazza scende assieme a un enorme cartellone, con su scritto “#intersezionalità“. Come mai? “Delle lotte che sono intersezionali sono lotte che ci riguardano tutti”, ci risponde lo stesso Comisi.
Al momento una lotta che sta riguardando tutti è il ddl Zan, poiché anche i reati per i crimini d’odio sono stati estesi nei casi riguardanti la disabilità della vittima. “È il primo disegno di legge che incomincia a parlare dei crimini d’odio verso le persone con disabilità“, ci sottolinea Comisi, il quale ritiene che tale proposta di legge sia necessaria per “far capire che anche le persone con disabilità hanno bisogno di una particolare tutela”.
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Con l’occasione, Comisi conferma l’edizione 2021 del Disability Pride Italia: si farà a Roma l’1, il 2 e il 3 ottobre prossimo, sarà caratterizzato da convegni e spettacoli. Infine ci sarà anche un corteo “che partirà da via dei Fori Imperiali e arriverà al centro del cuore della città”. Il tema sarà quello dell’intersezionalità.
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Ultima modifica: 15/10/2021