Roberto La Barbera è il primatista italiano di salto in lungo nell’atletica paralimpica. Dopo aver scontato una squalifica di oltre due anni per presunto doping, Roberto La Barbera è finalmente tornato in pista per una gara ufficiale con atleti disabili. L’occasione sono stati i campionati invernali di atletica leggera paralimpica che si sono svolti ad Ancona il 23 e 24 Marzo 2013.
Roberto La Barbera e il bacio in testa…
“Perché mi porti bene – dice Roberto La Barbera a Michelangelo Gratton di Ability Channel – se ti ricordi ad Atene ti baciai in testa durante la gara di pentathlon, nel salto in lungo, e ho vinto poi la medaglia d’argento…quindi io sono tranquillo che a Rio da Janeiro porterò a casa una medaglia…”
“Devi essere a Rio…se non vedo la tua testa non riesco a saltare!”
I ringraziamenti di Robero La Barbera
“Io sono tranquillo con la mia coscienza avendo fatto i minimi A per poter andare – spiega Roberto La Barbera – e i risultati che ho fatto anche oggi fan pensare che avrei potuto aspirare ad una medaglia, però ho accettato l’esclusione così come ho accettato l’ingiustizia di questi due anni e mezzo…ho sofferto, prova ad immaginare due anni senza gare, senza uno spiraglio, senza una minima possibilità di confronto con nessuno, avendo la consapevolezza che sarebbe stata veramente dura partecipare alle paralimpiadi perché sapevo che potevo rientrare solo quindici giorni prima, il termine ultimo per poter fare il minimo…l’ho affrontata andando tutti i giorni in pista per ore e ore…a volte addirittura chiamavano a casa mia moglie o mio padre per venire al campo a prendermi preoccupati perché non mi vedevano arrivare…però l’ho fatto.
Oltre alla mia famiglia devo ringraziare due persone se io in questi anni sono riuscito a fare quello che ho fatto: Mario Poletti – confessa Roberto La Barbera – che a ogni mio allenamento, ad ogni mio risultato, ad ogni mio risultato in pista durante gli allenamenti, con i recuperi, con le ripetute…giorno per giorno gli mandavo le mail degli allenamenti, gliene ho mandate circa 750 tenendo conto che delle volte mi allenavo anche due volte al giorno, e questo mi ha tenuto vivo. Già il fatto che lui ogni tanto mi rispondeva grande Roby…grande allenamento stai facendo…se adesso uno mi chiedesse se cambierei una di queste mail di Mario Poletti con una medaglia ai mondiali…no, mi terrei la mail di Poletti perché quella mi ha tenuto vivo!””
“L’altra persona – prosegue Roberto La Barbera – è Antonio Iacocca, il mio allenatore di sempre…lui è sempre stato quello che mi è stato vicino nei vari passaggi…”
Roberto La Barbera e l’amicizia con Mirko Campus
“Un’altra persona eccezionale che mi è stata vicina – racconta Roberto La Barbera – perché in tutti questi anni ho sempre trovato allenatori, chi approfittatori, chi interessati o che non sapevano quello che mi facevano fare…quindi mi mancava professionalità, serietà e soprattutto avevo intorno persone che, avendo io sponsor importanti, volevano solo un ritorno…Io ho avuto in questi tre anni di essere stato affiancato da una persona che ha tutte e tre queste doti…in più ho trovato anche l’amicizia vera…questa persona è Mirko Campus delle Fiamme azzurre…mi ha cambiato…mi ha cambiato in pista…mi ha cambiato i programmi…ha cambiato il mio modo di saltare e oggi s’è visto, perché in inverno migliorare di 28 cm il record italiano, saltando oggi 6,25 regalando 30 cm di pedana, l’ultimo salto 6,50 nullo di poco questo dimostra che posso aspirare a saltare oltre i 7 mt…”
Prossimi appuntamenti
“Grosseto – dichiara Roberto La Barbera – è il primo appuntamento sulla scaletta che io affronterò non al 100% perché ormai sto pensando a luglio il primo appuntamento per me perché voglio fare un risultato importante, perché ne ho fame…capisci perché…sono i campionati di Lione dal 22 al 29 di luglio…poi appena torno a Torino ci sono i campionati master per normodotati e anche lì posso aspirare a conquistare una medaglia…mi sono già confrontato due settimane fa con i normodotatri della mia età, ho gareggiato con gente come Federici che è stato dodici anni in nazionale prima di Andrew Howe, e sono arrivato terzo! Migliorando il record italiano di 28 cm, saltando 6,38”.
Rio 2016
“Devi venire – insiste Roberto La Barbera – voglio volare sopra i 7 metri, quindi ci devi essere…perché gli scatti fotografici migliori della mia vita me li hai fatto tu! Penso che ormai tu ti senti un po’ parte di questo sport, quello che sei riuscito a immortalare in questi anni è qualcosa di fantastico…mi fai rivivere le emozioni guardando le tue foto…tutte le volte che vado a rivedermi Atene 2004 mi ricordo esattamente cosa stavo pensando in quel momento, quindi soltanto un professionista come te può riuscire a cogliere quei momenti e a farli rivivere!”
“Sono euforico, sono tornato finalmente in una gara ufficiale Fispes, perché io l’anno scorso ho gareggiato solo con i normodotati ed io di normodotato ho ben poco…quindi oggi avendo fatto per la prima volta dopo tre anni una gara in mezzo a quelli della mia specie – conclude Roberto La Barbera – è un po’ emozionante!”
Anche il presidente Sandrino Porru si augura di aver ritrovato un grande atleta da cui si aspetta grandi risultati.
Un grandissimo in bocca al lupo Roberto!