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Rivalutazione Pensioni 2025: a chi e quanto aumentano gli assegni

Nel 2025 ci sarà una rivalutazione delle pensioni, in funzione del tasso d'inflazione e non solo. Ecco quali potrebbero essere gli importi

È tempo di fare due conti riguardo alla rivalutazione delle pensioni nel 2025. In queste settimane la Manovra finanziaria 2025 è stata al centro dell’interesse pubblico soprattutto per il tema delle pensioni.

Accantonata l’ipotesi di una riforma strutturale (che anche il prossimo anno non ci sarà, a meno di ribaltoni dell’ultimo minuto), il governo Meloni lavora sulle singole misure: ad esempio, si punta ad alzare le pensioni minime.

Per ora le informazioni sono ancora preliminari, visto che l’iter parlamentare della Legge di Bilancio è solamente all’inizio e molto c’è ancora da fare. Ci sono però alcune certezze che riguardano le rivalutazioni delle pensioni nel 2025.

Rivalutazione Pensione: cosa succede e cosa cambia nel 2025?

Come spiegato a Quifinanza.it, il prossimo anno l’INPS aumenterà l’importo delle pensioni per adattarlo all’inflazione. Rispetto agli altri anni però, quando ci fu un rapido aumento dei prezzi, ora il governo punta a ridurre la perequazione per le pensioni più alte. Si tratta di una scelta influenzata anche dal fatto che la magistratura ha espresso forti dubbi in tal senso.

Motivo per cui i tagli non saranno così consistenti come visti nel 2024, ma ci sarà una perequazione ridotta – anche perché il tasso di inflazione sembra ormai stabile al 2%. Inoltre, PMI.it spiega che, in base ai nuovi dati ISTAT, visto il tasso di inflazione più contenuto, anche l’aumento degli assegni pensionistici sarà inferiore rispetto all’ultimo biennio.

Ecco perché gli aumenti saranno comunque di pochissimi euro. Secondo le stime di PMI e Quifinanza, le fasce potrebbero essere così suddivise:

  • per le pensioni fino a 4 volte il minimo INPS (2.100 euro lordi) la rivalutazione è al 100% con aumento dell’1,6%;
  • per le pensioni tra 4 e 5 volte il minimo (tra 2.100 e 2.600 euro lordi) l’aumento sarà il 90% dell’1,6%, quindi l’1,44% dell’assegno;
  • per le pensioni tra 5 e 6 volte il minimo (tra 2.600 e 3.100 euro) l’aumento sarà il 75% dell’1,6%, quindi pari all’1,2%;
  • per le pensioni oltre 6 volte il minimo (oltre 3.100 euro), l’aumento potrebbe fermarsi al 50% dell’1,6% (0,8%).

Nella precedente Legge di Bilancio, le percentuali erano così suddivise:

  • 100% fino a quattro volte il minimo;
  • 85% fino a cinque volte il minimo;
  • 53% fino a sei volte il minimo;
  • 47% fino a otto volte il minimo;
  • 37% fino a dieci volte il minimo;
  • 22% per assegni dell’inflazione per assegno superiori a dieci volte il minimo.

Rivalutazioni Pensioni 2025: come cambiano le pensioni minime?

Al momento definire l’esatto importo delle pensioni minime per il prossimo anno sembra veramente complicato, visto che possiamo trovare cifre diverse ovunque. Secondo Quifinanza, la cifra potrebbe raggiungere i 630 euro netti al mese. Per PMI, si arriverà a 625,83 euro, con un possibile incremento a 650 euro. Infine per Il Sole 24 Ore, che cita fonti vicine alla Manovra, la cifra potrebbe attestarsi a 620,92 euro.

Leggi anche: Manovra 2025: cosa contiene e cosa dice il disegno della Legge di Bilancio

Ultima modifica: 23/10/2024

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.