Rigivan Ganeshamoorthy, fresco campione della medaglia d’oro nel lancio del disco nella categoria F52 alle Paralimpiadi di Parigi 2024, è tornato a Roma, accolto da un comitato di benvenuto a Dragona, il quartiere del X Municipio di Roma che ha stretto il campione in un lungo abbraccio.
Prima una folla ha atteso il ritorno del campione italiano all’aeroporto di Fiumicino sulle note dell’Inno di Mameli. Poi, poco più di un centinaio di persone, ha riservato un’accoglienza da favola a Ganeshamoorthy e famiglia: un lungo e caldo abbraccio per uno delle personalità più note del luogo – ancor prima della vittoria ai Giochi paralimpici, come ci hanno confessato alcuni cittadini che lo conoscono fin da quando sono bambini.
Rigivan Ganeshamoorthy: “Abbiamo vinto tutti”
Lo abbiamo visto in televisione sorridente, un po’ timido e impacciato nella clamorosa intervista alla RAI che l’ha reso virale sui social media e ha trovato l’amore di tutti gli italiani. Lo abbiamo ritrovato oggi, mercoledì 4 settembre a Dragona con lo stesso sorriso di sempre.
Dopo esser sceso dall’aereo da Parigi alle 17:00, il neo-campione è volato verso la sua Dragona, dove intorno alle 18:30 ha raccolto il saluto della sua gente. Un abbraccio lungo, disteso, profondo, di chi conosce Ganeshamoorthy da sempre, lo ha visto crescere e partecipare alle attività del territorio.
L’atleta scende con un ampio sorriso dall’auto, visibilmente emozionato stringe la mano a tutti, riceve le congratulazioni, fa sentire il peso della medaglia d’oro ai bambini, saluta e si prepara a posare per foto e selfie di rito. Ma è anche tempo di consapevolezze sportive.
“Se in allenamento avevamo preventivano la medaglia d’oro? Usciva qualche misura buona – ammette Ganeshamoorthy ad Ability Channel -, ma prima della gara ho fatto delle prove e sono andate malissimo, neanche 20 metri arrivava il disco”.
Insieme a lui c’è anche Enrico Ruffini, il suo preparatore atletico, con il quale ha avuto un siparietto sulla questione relativa al primo lancio annullato: “Allora, dicono che ho alzato il sedere – ha spiegato il campione paralimpico -, invece dal video si vede la schiena che si è scollata”. E Ruffini sottolinea: “Già il primo lancio sarebbe stato record del mondo, per cui ne avrebbe fatto 4 consecutivi“.
E non è difficile credere che sarebbe andata effettivamente così, perché anche con il primo lancio annullato, Ganashamoorthy ha polverizzato per 3 volte il record del mondo nel lancio del disco (25.48 metri, 25.80 metri e 27.06 metri), superando il precedente primato di 23,80 metri del brasiliano Andre Rocha.
Altro siparietto invece con una cittadina locale, che chiede al campione se può regalarle la medaglia d’oro. “Questa è di Dragona”, replica il campione indicando la medaglia. “Poi del decimo (Municipio, ndr)”, conclude.
Infine, dopo averci mostrato un altro adesivo regalato da Martina Caironi, oltre a quello dell’unicorno visto in televisione, Rigivan lancia un messaggio alle sue colleghe: “Tutta la fortuna a Martina, Ambra Sabatini e Monica Contraffatto, speriamo che rifanno la tripletta del 2021”.
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