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Riforma dello Sport, pari trattamento economico per atleti paralimpici

La Riforma dello Sport è realtà: gli atleti paralimpici avranno pari opportunità. Soddisfatta Giusy Versace: "Rivoluzione culturale"

Negli scorsi giorni il Consiglio dei Ministri ha approvato ben 5 decreti legislativi per la Riforma dello Sport voluta dal ministro di categoria Vincenzo Spadafora, attuando così la Legge delega 86/2019. Tra i documenti convalidati figura anche uno specifico decreto che evolve la condizione degli atleti paralimpici. Festeggia Giusy Versace, promotrice di una proposta di legge in materia.

RIFORMA DELLO SPORT Approvati in Consiglio dei Ministri cinque decreti di riforma dello sport: le tutele per i…

Pubblicato da Vincenzo Spadafora su Martedì 24 novembre 2020

Riforma dello Sport: come cambia per l’atleta paralimpico

In linea generale la Riforma dello Sport 2020 colpisce diversi settori del mondo sportivo, una revisione a 360 gradi con lo scopo di riqualificare il concetto di chi lavora nell’ambito, grazie soprattutto all’introduzione di nuove tutele.

Per gli atleti paralimpici, ad esempio, arriva una svolta veramente storica sul fronte delle pari opportunità, in quanto avranno lo stesso trattamento economico e contributivo che viene applicato ai colleghi/lavoratori sportivi.

Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla revisione di una norma su cui ha puntato molto la parlamentare di Forza Italia Giusy Versace, che nell’aprile 2019 presentò una proposta di legge che era articolata in 2 punti:

  • equiparare il trattamento economico degli atleti paralimpici, in forza ai gruppi sportivi militari, a quello degli atleti normodotati”;
  • “offrire la stessa opportunità lavorativa al termine della carriera agonistica, consentendo loro di scegliere se congedarsi o prendere servizio”.

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In un video diffuso sui social, Versace parla di una “rivoluzione culturale importante”. E racconta: “Se c’è una cosa che io ho voluto fare appena entrata in Parlamento è cercare di dare continuità alle battaglie di cui mi sono sempre occupata, e una di queste mi stava particolarmente a cuore, ed era il riconoscimento delle pari opportunità degli atleti paralimpici in forza nei gruppi sportivi militari e di polizia”. Infine, visibilmente emozionata, aggiunge: “Il movimento paralimpico ha bisogno di crescere”.

In una nostra intervista, Giusy Versace aveva parlato ampiamente della norma che doveva essere modificata per riconoscere maggiori tutele agli atleti paralimpici: “Sono 10 anni che si parla di equiparare il trattamento, ma la verità è che bisognava mettere mano alla norma che, comunque, pone il vincolo della sana e robusta costituzione. Con questa proposta di legge, chiedo non solo l’equiparazione dello status degli atleti attualmente in forza ai gruppi sportivi, ma anche di poter firmare a fine carriera e prendere servizio”.

#riformasport ✅ Pari opportunità agli atleti #𝙥𝙖𝙧𝙖𝙡𝙞𝙢𝙥𝙞𝙘𝙞 nei #𝙜𝙧𝙪𝙥𝙥𝙞𝙨𝙥𝙤𝙧𝙩𝙞𝙫𝙞 non è più un sogno e porta 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝗺𝗶𝗮 𝗳𝗶𝗿𝗺𝗮😍 GRAZIE a tutti quelli che in modo 𝘁𝗿𝗮𝘀𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮𝗹𝗲 mi hanno appoggiata e compreso l'importanza della mia proposta #ac1721 #𝙞𝙡𝙙𝙪𝙧𝙤𝙡𝙖𝙫𝙤𝙧𝙤𝙥𝙖𝙜𝙖𝙨𝙚𝙢𝙥𝙧𝙚 Questo traguardo rafforza il senso del mio mandato parlamentare! Ringrazio Dio🙏 per avermi dato la forza e la determinazione necessarie a continuare questa battaglia anche quando ho pensato di mollare💪❤ #nevergiveup #difficilenonvuoldireimpossibile …Condivido con voi i passaggi e l'emozione che hanno portato a questa 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗲 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗰𝗮 𝘀𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲. 👇

Pubblicato da Giusy Versace su Sabato 28 novembre 2020

Soddisfazione enorme anche da parte del presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, il quale parla della “realizzazione di un sogno che ho cullato da atleta e inseguito da dirigente e uomo di sport negli ultimi 20 anni”.

E sul sito del CIP aggiunge: “Si tratta di un provvedimento di civiltà che pone fine a una disparità che non aveva ragione di esistere e che, allo stesso tempo, ha il merito di inviare un importante segnale culturale a tutto il Paese per una piena inclusione delle persone con disabilità e per il riconoscimento di uguali diritti per tutti”.

Ultima modifica: 01/12/2020

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.