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Renato Brunetta e il nanismo: ecco la verità

Molti sostengono che Brunetta sia semplicemente un uomo basso, altri sostengono invece che sia affetto da nanismo. Ecco la verità

Renato Brunetta ha davvero il nanismo? Sono in molti a chiederselo, soprattutto in queste ore successive alla nomina di Brunetta come Ministro della Pubblica Amministrazione del nuovo governo Draghi. Una scelta che ha fatto discutere parecchio e che ha fatto emergere ancora una volta questo interrogativo.

Molti sostengono che Brunetta sia semplicemente un uomo basso, altri sostengono invece che sia un uomo con nanismo. Per sapere le verità, bisogna entrare nel merito della sindrome e capire se l’altezza del neoministro è compatibile con quella di un paziente con nanismo.

Cos’è il nanismo?

Il nanismo è una patologia che indica un grave difetto strutturale che condiziona l’altezza. Al termine della pubertà, se l’uomo ha il nanismo non supera i 130 centimetri. Per la donna invece i centimetri che “certificano” la patologia sono 125. Se la statura supera questi valori e non supera il metro e mezzo, si parla di ipoevolutismo staturale moderato (e questo è il caso di Brunetta, alto 1 metro e 43).

Non esiste una sola forma di nanismo. Si parla di infantilo-nanismo quando nel periodo post pubertà, oltre all’altezza, il corpo rimane “fermo” ai tratti dell’infanzia. Un’altra differenza è quella tra nanismo armonico e disarmonico. Il nanismo armonico (es. il nanismo ipofisario) è un deficit che riguarda solo l’altezza (sviluppo intellettuale e sessuale rientrano nella norma), mentre il nanismo disarmonico (es. il nanismo di origine tiroidea) implica disfunzioni su tutti e tre i livelli.

Fra le forme di nanismo disarmonico spicca l’acondroplasia, una malattia genetica ereditaria e incurabile che colpisce le cartilagini. Per fortuna si manifesta con una frequenza molto bassa (un caso ogni 20 mila nati). In questo caso, le cartilagini degli arti si saldano in modo precoce. Cosce e braccia sono brevi, sviluppo intellettuale e sessuale invece rientrano nella norma. Altre forme di nanismo sono l’osteogenesi imperfetta, la mucopolisaccaridosi, la sindrome di Hurler, la sindrome di Morquio, la sindrome di Virchow-Secke e la sindrome di Turner.

Cause del nanismo

Quando si parla di nanismo, è difficile individuare una causa scatenante. Le cause del nanismo infatti sono molteplici e sono connesse a fattori ormonali e ambientali. Alcune forme di nanismo, per esempio, sono connesse a disfunzioni dell’apparato endocrino (e non è il caso di Brunetta). Fra queste spicca il nanismo ipofisario, legato a una funzione alterata dell’ipofisi che non è in grado di produrre il numero adeguato di ormoni per la crescita.

Il nanismo può essere causato anche da patologie renali, epatiche, neurologiche o cardiorespiratorie e da una determinata tipologia di sindromi:

  • Dyggve-Melchior-Clausenla;
  • Silver Russel;
  • Cockayne;
  • Hanhart I;
  • Hallermann Streiff;
  • Prader Willi;
  • Microcefalia di Seckel;
  • Albright Butler Bloomberg.

Come si cura il nanismo

La terapia per il nanismo ipofisario, sindrome di Turner è unica: somministrazione dell’ormone GH in forma sintetica. Questo ormone della crescita si ottiene in laboratorio e consente al bambino di aumentare la propria statura di 12 centimetri.

La terapia di solito termina quando si raggiunge un’altezza adeguata all’età. Una terapia adeguata e tempestiva consente al bambino affetto da nanismo ipofisario di recuperare il pieno sviluppo dal punto di vista fisico e psichico. Le altre forme di nanismo invece, in linea di massima, non sono curabili con una terapia specifica e di solito diventano una condizione permanente.

L’acondroplasia è fra le patologie incurabili: si tratta di una mutazione genetica rara e l’unica “cura” possibile sono lunghi e ripetuti interventi chirurgici di allungamento degli arti superiori ed inferiori. Oltre al problema altezza, le persone con acondroplasia si devono sottoporre a diversi controlli di prevenzione per scongiurare altre problematiche. Ovviamente consigliamo di consultare un medico per la prescrizione di una terapia adeguata.

Chi è Renato Brunetta?

Appurato che Renato Brunetta non ha il nanismo, ma una forma di ipoevolutismo staturale moderato, è necessario ripercorrere le tappe della sua carriera. Il suo curriculum parla per lui: al di là delle posizioni politiche più o meno condivisibili, Brunetta ha avuto una vita brillante fatta di incarichi e riconoscimento.

Si laurea in Scienze Politiche ed Economiche all’Università di Padova nel 1973 e, cinque anni dopo, diventa professore incaricato dell’insegnamento di “Economia e politica del lavoro” (Facoltà di Scienze Politiche). Dal 1982 al 1990, Brunetta diventa professore associato di Fondamenti di Economia all’Università di Venezia. In parallelo, dal 1983 al 1987 è stato responsabile, presso il Ministero del Lavoro, di tutte le strategie per l’occupazione e la politica dei redditi. Nel 1989 ha fondato l’EALE (European Association of Labour Economist), di cui è stato il primo presidente.

Renato Brunetta (Credit: Il Giornale di Sicilia)

Brunetta e la politica

Brunetta entra in politica nel 1999. Per 9 anni ricopre la carica di deputato al Parlamento Europeo nelle liste di Forza Italia. Negli anni Ottanta e Novanta collabora come consigliere economico dei governi Craxi, Amato e Ciampi. Brunetta è stato consigliere economico di Silvio Berlusconi nel periodo 2003-2006 e fino al 2007 è stato vicecoordinatore nazionale di Forza Italia. Nel corso della sua carriera ha ricevuto molteplici riconoscimenti

  • 1988 – Premio Saint Vincent per l’economia
  • 1992 – Premio Tarantelli per la migliore opera di economia del lavoro
  • 1994 – Premio Scanno per la migliore opera di relazioni industriali
  • 2000 – Premio Internazionale Rodolfo Valentino per l’economia, la finanza e la comunicazione

Brunetta Ministro della Pubblica Amministrazione

In questi giorni, il nome di Renato Brunetta è tornato alla ribalta. Mario Draghi infatti lo ha nominato Ministro della Pubblica Amministrazione. La scelta di Brunetta ha aperto un dibattito e ha fatto riemergere la questione legata alla sua altezza. Sembra una notizia marginale e irrilevante, in realtà non è così.

L’altezza di Brunetta produce più di 6 mila ricerche al mese su Google, un numero davvero impressionante. A seguire, ci sono numerose ricerche sulla parola Brunetta e nanismo: come se la statura fisica fosse più importante di quella morale. Se c’è un parametro per cui va giudicato Brunetta non è di certo l’altezza fisica: molto suoi detrattori infatti cercano di sminuire il suo operato tirando in ballo la sua altezza. E noi di Ability Channel siamo contro ogni forma di discriminazione.

“Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione” 🇮🇹 #giuramento #GovernoDraghi #ministroPA

Pubblicato da Renato Brunetta su Sabato 13 febbraio 2021

Ultima modifica: 31/12/2021

Angelo Dino Surano

Giornalista, addetto stampa e web copywriter con una passione particolare per le storie di successo. Esperto in scrittura vincente e comunicazione digitale, è innamorato della parola e delle sue innumerevoli sfaccettature dal 1983. La vita gli ha messo davanti sfide titaniche e lui ha risposto con le sue armi più potenti: resilienza e spirito di abnegazione. Secondo la sua forma mentis, il contenuto migliore è quello che deve ancora scrivere.