Il Registro Pubblico CUDE è una banca dati nazionale online che raccoglie i dati non sensibili di tutti i pass delle persone con disabilità titolari di contrassegno, che saranno poi condivisi dalla pubblica amministrazione tra Comuni e Polizia Locale.
Di fatto, la piattaforma CUDE è diretta esclusivamente ai Comuni e ai Comandi di Polizia, con l’obiettivo primario di arginare la contraffazione del documento, ma non solo. All’interno di questa guida, scopriamo cos’è, come funziona e come un titolare di contrassegno può iscriversi.
Che cos’è il Registro CUDE?
Il Registro Pubblico CUDE, noto anche come Piattaforma CUDE, è una Banca Dati Nazionale Online dei CUDE (Contrassegno Unificato Disabili Europeo), uno strumento fondamentale sia per i titolari del contrassegno sia per Comuni e Polizia Locale.
Questo registro è stato introdotto con il decreto ministeriale del 5 luglio 2021, ed è funzionale al vero e proprio CUDE, introdotto con il DPR N. 151/2012 (“Regolamento in materia di strutture, contrassegno e segnaletica per facilitare la mobilità delle persone invalide”), il famoso tagliando blu utilizzato dalle persone con disabilità per circolare nelle Zone a Traffico Limitato o parcheggiare/sostare nelle aree di sosta riservate.
Come dicevamo poc’anzi, la piattaforma CUDE è uno strumento di di supporto per la Polizia Locale e per i Comuni, che in questo modo possono gestire e controllare tutti i contrassegni delle persone con disabilità in tutta Italia. Invece alle persone disabili titolari del contrassegno semplifica la mobilità tra Comuni: di fatto, chi deve spostarsi da un Comune all’altro non deve più comunicare l’ingresso nelle aree a traffico limitato situate in comuni diversi da quello di residenza.
In soldoni, questa iniziativa punta a lottare contro la contraffazione del documento, sanzionare chi occupa abusivamente i parcheggi delle persone con disabilità, contrastare l’uso del contrassegno se il titolare è deceduto e snellire la burocrazia per il rilascio e l’aggiornamento del documento.
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Come funziona il Registro CUDE?
Il Registro Pubblico CUDE raccoglie i dati non sensibili del contrassegno disabili (numero, Ente di rilascio, data di emissione, data di scadenza e targa associata), che potranno essere letti in tempo reale dalle Forze dell’Ordine e dai Comuni grazie a un microchip RFID presente sul tagliando e alla tecnologia Traffid.
Tuttavia l’adesione alla piattaforma è attualmente facoltativa, e dunque al momento non tutti i Comuni e non tutti i cittadini si sono iscritti al Registro CUDE. Addirittura, il primo passo deve essere fatto dal Comune e poi dal titolare del contrassegno residente nel Comune che aderisce alla piattaforma.
Se il titolare di contrassegno CUDE, iscritto alla piattaforma, si muove in un altro Comune che aderisce all’iniziativa, allora non dovrà più comunicare l’ingresso nelle aree a traffico limitato o nelle strade o corsie dove ci sono divieti e limitazioni. Invece restano le disposizioni di sempre nei Comuni che non sono iscritti al registro.
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Registro CUDE: come richiederlo
Come detto precedentemente, prima di tutto sono i Comuni che devono decidere di aderire all’iniziativa. Una volta adottato questo strumento, starà poi al cittadino titolare di contrassegno CUDE iscriversi alla piattaforma.
In particolare, l’interessato dovrà compilare l’apposito modulo (disponibile qui), indicando la targa attiva e una seconda facoltativa. Sarà poi premura del Comune inserire i dati nella piattaforma e consegnare al titolare del CUDE un Codice Univoco alfanumerico che l’utente potrà utilizzare per accedere alla piattaforma dal portare dell’automobilista o dall’app iPatente.
Grazie a questo sistema, i Comuni e le relative Polizie locali saranno in grado di riconoscere le targhe e constatare se il contrassegno appartiene effettivamente a una persona con disabilità. Nella seguente mappa, è possibile scoprire quali Comuni hanno adottato questo strumento.