La Regione Lazio punta a migliorare l’inclusione scolastica, e lo fa mettendo a disposizione nuovi fondi per numerose strutture locali. Il tutto nell’ambito del “Piano di interventi finalizzati all’integrazione e inclusione Scolastica e formativa degli allievi con disabilità o in situazioni di svantaggio – Assistenza Specialistica anno scolastico 2019/20”. Gli istituti che riceveranno gli aiuti economici saranno ben 212.
I dettagli dei fondi per l’inclusione scolastica
Con la “Determinazione G08298 del 19/06/2019 sono stati pubblicati gli elenchi relativi alle Istituzioni Scolastiche/Formative ammesse al finanziamento ed escluse”, come si legge sul sito della Regione Lazio. In particolare, le disposizioni economiche saranno destinate peculiarmente a coprire le ore di lavoro degli insegnanti di sostegno. Inoltre, tali somme saranno utilizzate per migliorare e promuovere le pari opportunità di accesso e permanenza nel sistema educativo. Insomma, l’obiettivo è consolidare e attuare politiche sociali atte a concretizzare la qualità di vita dello studente con disabilità. Questo grazie ai circa 21 milioni di euro suddivisi e messi a disposizione delle varie scuole locali. Scopri quali strutture hanno beneficiato dei fondi e quali, invece, sono rimaste escluse.
Italia, gli studenti con disabilità sono raddoppiati
L’esigenza di migliorare l’inclusione scolastica è una problematica quanto mai attuale. Visto anche che, nei mesi scorsi, il MIUR ha pubblicato un documento nel quale sottolineava un aumento vertiginoso degli alunni con disabilità. In particolare, il testo dal titolo I principali dati relativi agli alunni con disabilità, sono gli istituti superiori ad aver registrato l’impennata più ampia: dal 1997 al 2017, infatti, gli alunni con disabilità sono passati dallo 0,6% al 2,6%. Raddoppiati, appunto. Il report del MIUR, inoltre, ha indagato anche lo stato di salute degli insegnanti di sostegno. Nell’anno scolastico 2017/2018, ad esempio, il numero di docenti per il sostegno è stato pari a 155.977 unità: di questi, ci sono 89.384 lavoratori hanno un contratto a tempo indeterminato, mentre i restanti 66.593 sono determinati.