La Regione Lazio ha approvato la nascita del facilitatore della partecipazione dei pazienti in sanità. Si tratta della prima volta in Italia
La Regione Lazio ha ufficializzato la nascita del Patient Advocacy Facilitator (PAF). Si tratta di un facilitatore della partecipazione dei pazienti in sanità. Il suo obiettivo sarà essere al fianco delle Associazioni dei Pazienti per creare un dialogo tra i bisogni della comunità e le scelte dei decisori. È la prima volta in Italia.
Con l’approvazione della delibera Regione Lazio 736/2019, la prima Patient Advocacy Facilitator sarà Teresa Petrangolini, direttore del Patient Advocacy di Lab di ALTEMS. “Questo nuovo incarico per me è un onore”, ha commentato a margine Petrangolini in un’intervista a OMAR (Osservatorio Malattie Rare).
Così la Regione Lazio è la prima realtà italiana a creare il Patient Advocacy Facilitator. Ma non solo. La delibera, infatti, prevede una cabina di regia formata dai rappresentanti dei malati. A presiedere tale organo sarà l’Assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, il Direttore Generale alla Sanità, Renato Botti, e tutti i vari Dirigenti delle Macro Aree della Sanità.
Invece la coordinazione spetterà unicamente a Teresa Petrangolini. E ci sarà anche una struttura: ben “10 gruppi di Partecipazione Attiva”, cioè le organizzazione dei pazienti. In particolare, per le malattie:
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Insomma, il Lazio “ha attuato una scelta all’avanguardia nel panorama italiano aprendo la costruzione di tutte le sue politiche e programmi al dialogo permanente e strutturato con i pazienti”, ha dichiarato la nuova Patient Advocacy Facilitator. “Non si tratterà – aggiunge – di consultazioni una tantum ma di una partecipazione stabile che permetterà ai rappresentanti di entrare in contatto con tutti i livelli amministrativi”. Inoltre, a fine febbraio, si terrà la prima riunione dei tavoli: “Stiamo richiamando quante più associazioni possibili per spiegare l’opportunità e invitarle a compilare le schede necessarie per iscriversi”.
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Ultima modifica: 22/10/2020