Il 17 giugno 2021 è ufficialmente partita in Italia una raccolta firme per un Referendum sull’Eutanasia Legale, a opera dell’Associazione Luca Coscioni. Le prime città ad attivare i banchetti sono state Roma e Milano, seguite poi nei giorni successivi da altre piazze italiane. L’obiettivo è raccogliere 500mila firme entro il 30 settembre prossimo da consegnare alla Corte di Cassazione.
Referendum Eutanasia Legale in Italia: “Serve una legge urgente”
Attraverso una nota stampa, Filomena Gallo e Marco Cappato hanno dichiarato quanto “sia urgente una legge per poter garantire la possibilità di scegliere se porre fine alle proprie sofferenze insopportabili. Di fronte al silenzio del Parlamento che continua a rimandare la riforma necessaria, il Referendum a questo punto è l’unica possibilità per rendere l’eutanasia legale in Italia”.
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Cosa dice la legge in Italia sull’Eutanasia?
Al momento nel nostro Paese l’eutanasia non ha una vera e propria regolamentazione, sebbene esistano delle conseguenze penali da tenere in alta considerazione. Di seguito, invece, un elenco di opzioni permesse:
- terapia del dolore: somministrazione di farmaci analgesici che alleviano le sofferenze del paziente non procurandone la morte;
- libertà di cura e terapia: basata sugli articoli 13 e 32 della Costituzione Italiana, nessuna persona capace di intendere e di volere può essere costretta a un trattamento sanitario, anche se ritenuto indispensabile per la propria sopravvivenza;
- rifiuto dell’accanimento terapeutico: il medico può interrompere o rifiutare trattamenti gravosi per il malato;
- dichiarazione anticipata del trattamento (DAT): il testamento biologico;
- sedazione palliativa e continua: i pazienti terminali vengono addormentati per non costringerli a soffrire (non provoca la morte);
- cessazione delle cure dopo diagnosi di morte: in particolare avviene con la morte cerebrale.
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