Il Referendum sulla Cannabis Legale ha consegnato 630mila firme in Corte di Cassazione. Quali sono i prossimi passi da percorrere?
Sono 630mile le firme raccolte con il Referendum sulla Cannabis Legale, consegnate giovedì 28 ottobre 2021 su un hard disk in Corte di Cassazione, così come avvenuto qualche tempo prima con il Referendum per l’Eutanasia Legale.
Possiamo parlare di incredibile successo, visto che la firma digitale prima (da molti criticata) e la raccolta di piazza poi hanno permesso al Comitato promotore, capeggiato da Meglio Legale, di depositare una proposta sulla cannabis parallela al testo base sulla coltivazione domestica. Tuttavia, adesso che le firme sono state consegnate, quali sono gli step successivi?
La consegna delle 630mile firme non permetterà alla cannabis di diventare legale, ma darà il via a un iter molto significativo. Come ci ha spiegato in una recente intervista la coordinatrice di Meglio Legale Antonella Soldo, la Corte dovrà “farà un controllo sul numero e la validità” delle firme depositate. Dopo di che, dovrà “fare il vaglio” del quesito referendario, “un passaggio delicato che avverrà presumibilmente tra dicembre 2021 e gennaio 2022. Infine si potrebbe andare al voto a primavere 2022“.
Parlare di cannabis in Italia non è affatto semplice. A livello legislativo non esiste una legalizzazione vera e propria. Dal 2007 si può comunque accedere alla cannabis terapeutica, ma la domanda dei richiedenti non è completamente coperta dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, che detiene il monopolio per coltivazione, distribuzione, preparazione e distribuzione.
Come nel caso di Walter De Benedetto, spesso la magistratura è dovuta intervenire per mettere una toppa a un quadro normativo evidentemente poco chiaro. Gli stessi avvocati di De Benedetto hanno evidenziato in una nostra intervista che molte persone sono costrette “a un’autoproduzione della sostanza”.
E qui recentemente – oltre al Referendum sulla Cannabis Legale – è entrato in gioco il testo base sulla coltivazione domestica della cannabis. Si tratta di un testo unificato tra più proposte che punta anche alla riduzione delle pene per i fatti di lieve entità. In linea generale il Referendum e il testo base puntano a modificare gli articoli 73, 74 e 75 del Testo Unico Stupefacenti (DPR 309/1990).
Ultima modifica: 30/10/2021