Da reddito di cittadinanza ad assegno d’inclusione: cosa cambia nel 2024?

Dal 30 novembre 2023 non sarà più possibile presentare domande per il Reddito di Cittadinanza, la cui esistenza cesserà definitivamente il 31 dicembre 2023, per far posto nel 2024 a nuove misure pensate dall’attuale Governo: insomma, dal prossimo anno il RdC concluderà il suo viaggio, anche per chi non ha trascorso le 18 mensilità previste dalla normativa. Al suo posto ci saranno nuove misure varate dal Decreto Lavoro 2023:

• Assegno di Inclusione (ADI);
• Supporto per la formazione e il lavoro (SFL).

Addio Reddito di Cittadinanza: nel 2024 c’è l’Assegno di Inclusione

Una delle due misure che sostituirà il Reddito di Cittadinanza nel 2024 è l’Assegno di Inclusione, destinato principalmente a nuclei familiari con almeno un minore, una persona con disabilità o con più di 60 anni, a cui andrà un importo massimo di 500 euro mensili (6mila euro l’anno), che sarà maggiorato fino a 780 euro sommando il contributo per l’affitto.

I requisiti per richiedere l’ADI è di avere un ISEE inferiore a 9.360 euro e un reddito familiare inferiore a 6mila euro annui, moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza. Questa indennità, che sarà erogata su una “Carta di Inclusione” ricaricabile, sarà disponibile per un periodo continuativo di 18 mesi massimo: saranno comunque previsti limiti sui prelievi di contante e sulla possibilità di effettuare bonifici per pagare l’affitto. Per richiedere l’ADI bisognerà presentare una domanda dal 1° gennaio 2024 online o tramite CAF o Patronati.

Come funziona il Supporto per la Formazione e il Lavoro?

Tecnicamente parlando, il Supporto per la Formazione e il Lavoro è un servizio attivo dal 1° agosto scorso, ed è rivolto ai cittadini tra i 18 e i 59 anni, persone quindi occupabili, con determinati requisitivi, tra cui non ricevere il Reddito di Cittadinanza fino alla fine dell’anno.

Si tratta di un’indennità mensile di 350 euro che viene fornita alle persone occupabili che però dovranno partecipare a progetti di politiche lavorative, progetti di utilità collettiva o corsi di formazione. Ha una validità di 12 mesi e non è rinnovabile.

I richiedenti che richiedono il beneficio devono presentare un ISEE non superiore ai 6mila euro. Nel dettaglio, i requisiti per accedere a questo Supporto per la formazione e per il lavoro sono:

• chi ha tra i 18 e i 29 anni, aver finito le scuole dell’obbligo;
• non essere disoccupato per dimissioni volontarie negli ultimi 12 mesi;
• nessun componente del nucleo familiare ha intestato un autoveicolo di cilindrata superiore a 1600cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250cc, navi e imbarcazione da diporto;
• non devono essere sottoposti a misure cautelari personali
• essere citadino dell’Unione Europea o suo familiare con diritto di soggiorno, anche permanente;
• essere cittadino di Paesi terzi con permesso di soggiorno UE di lungo periodo;
• essere titolare di status di protezione internazionale;
• valore del reddito familiare e del patrimonio immobiliare o mobiliare nei limiti previsti dall’Assegno di Inclusione.

La domanda di richiesta dell’indennità può essere fatta sul portale dell’INPS.

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