Il rapporto ISTAT sulla disabilità mostra un quadro abbastanza preoccupante riguarda alla vita dei disabili in Italia. Ecco tutti i dati
Alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è svolta il 3 dicembre 2019, presso l’auditorium INAIL di Roma, la presentazione del rapporto ISTAT sul mondo della disabilità.
La conferenza è stata avviata dal Presidente INAIL Franco Bettoni, a cui ha fatto seguito l’intervento del Presidente ISTAT Gian Carlo Blangiardo che ha ricordato il ruolo dei disabili come persone attive e protagoniste della nostra società.
Il Presidente CIP Luca Pancalli invece ha sottolineato la necessità di istituire un dialogo fra tutti gli attori, istituzioni e Stato, affinché il Paese possa crescere socialmente contrastando, e il CIP già lo fa con lo sport, la situazione di disagio che le persone disabili provano.
Il Dott. Maurizio Franzini, Professore ordinario di Politica Economica nell’Università di Roma “La Sapienza”, ha poi illustrato il rapporto sul mondo della disabilità evidenziando un quadro tutt’altro che confortante:
Leggi anche: Italia, il diritto al gioco per disabili è un’utopia: i risultati di una ricerca
Alle donne tocca poi il ruolo più marginale rispetto agli uomini:
La correlazione fra istruzione e salute ha evidenziato che i più istruiti godono di migliori condizioni di salute.
Focus anche sulle barriere architettoniche:
Leggi anche: Barriere architettoniche sul Lungomare: Sperlonga condannata per condotta discriminatoria
Nel settore della Pubblica Amministrazione è rilevato il maggior numero di lavoratori con disabilità.
Le famiglie con una persona con limitazioni gravi sono circa 2 milioni e 300 mila. Queste famiglie sostengono costi rilevanti per medicine e cure mediche.
Le politiche di welfare hanno ridotto notevolmente il rischio di povertà, ma non quello di deprivazione materiale e di un peggior tenore di vita per le famiglie con persona disabile. La presenza di una persona con disabilità incide fortemente sulle condizioni economiche e sugli stili di vita della sua famiglia.
Le differenze territoriali sono notevoli. Al Sud le qualità della vita è peggiore rispetto al Nord. Di conseguenza le persone con disabilità e le loro famiglie subiscono discriminazioni in base al luogo in cui vivono.
Il rapporto ISTAT si è concluso evidenziando come il disegno del welfare della disabilità deve essere migliorato soprattutto ampliando l’offerta di servizi di assistenza di qualità in ambito familiare. Ciò è necessario considerando che le famiglie, su cui cade in forma maggiore il costo della disabilità, potranno non essere in grado di svolgere in futuro questo ruolo.
I penultimi interventi sono stati quelli delle atlete paralimpiche Assunta Legnante e Giulia Ghiretti, che hanno a loro volta sottolineato la necessità di acquisire “autonomia” a casa, in città e nel Paese, e che per far sì che ciò accada “bisogna essere una squadra perché da soli non si va da nessuna parte”.
Il Presidente Sergio Mattarella, imponendo uno strappo al cerimoniale, ha infine fatto delle considerazioni su quanto illustrato nel rapporto sul mondo della disabilità, e cioè che il quadro è quello di un Paese che non ha raggiunto la giusta dimensione di civiltà perché il disabile non è in condizione di potersi esprimere. L’impegno politico e sociale deve essere quindi quello di mettere in evidenza e sviluppare il bacino di risorse rappresentato dai concittadini disabili.
Leggi anche: I disabili e il diritto a una vita indipendente
Ultima modifica: 26/10/2020