Natale

Presepe: quando si fa, perché si fa e quando si toglie

Il presepe è una delle tradizioni più radicate nella cultura italiana, simbolo della Natività di Gesù. Scopri perché si fa 8 dicembre

Il presepe è una delle tradizioni più radicate nella cultura italiana, simbolo della Natività di Gesù e simbolo di pace e umiltà. Ma quando si fa il presepe in Italia? Sebbene la data tradizionale per iniziare a prepararlo sia l’8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, ogni famiglia vive questa tradizione secondo le proprie usanze.

In questo articolo, esploreremo le date più significative, le origini del presepe, il significato simbolico e le varianti regionali che rendono questa tradizione unica in ogni angolo d’Italia.

Radici storiche del presepe

Le radici storiche del presepe affondano nel XIII secolo, con San Francesco d’Assisi che, nel 1223, realizzò il primo presepe vivente a Greccio. L’intento di San Francesco era rendere tangibile e visibile il mistero della Natività, coinvolgendo la comunità in una rappresentazione vivente che fosse semplice, ma profondamente evocativa. La scelta di un presepe vivente, con persone che interpretavano i personaggi della Natività, sottolineava il legame tra la sacralità del momento e la vita quotidiana.

Nel corso dei secoli, la tradizione del presepe si è arricchita di significati simbolici. Ogni elemento – dalla stella cometa agli animali, dalla grotta alla mangiatoia – porta con sé un messaggio di umiltà, pace e speranza. Oggi, il presepe non è solo un’espressione di fede, ma anche un’importante forma d’arte popolare che riflette la cultura, le tradizioni e la creatività delle diverse regioni italiane.

Quando si prepara il presepe? La data simbolica dell’8 dicembre

L’8 dicembre è senza dubbio la data più comune per allestire il presepe in Italia. Questo giorno, dedicato all’Immacolata Concezione, segna ufficialmente l’inizio del periodo natalizio. La tradizione vuole che, insieme all’albero di Natale, anche il presepe venga preparato in famiglia. Si tratta di un momento di condivisione e riflessione spirituale, poiché l’8 dicembre inaugura anche l’Avvento, il periodo che precede la nascita di Gesù.

Nonostante questa data sia quella più diffusa, il calendario del presepe non è rigido. Molte famiglie scelgono di allestirlo prima o dopo, in base alle proprie tradizioni locali o personali. Ad esempio, alcune persone possono decidere di allestire il presepe già alla fine di novembre, mentre altre preferiscono aspettare la vigilia di Natale, per dare un’atmosfera più speciale all’arrivo del Bambino Gesù.

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fonte immagine: freepick

Quando si toglie il presepe? La tradizione della Candelora

Un altro momento importante nel calendario del presepe è il suo smontaggio, che avviene solitamente il 2 febbraio, giorno della Candelora. La Candelora celebra la presentazione di Gesù al Tempio di Gerusalemme, un evento narrato nel Vangelo di Luca. È tradizione, quindi, togliere il presepe a questo punto, poiché si considera che il ciclo natalizio sia terminato con la celebrazione della luce di Cristo nel Tempio. Questa usanza risale al XVIII secolo e rappresenta il termine simbolico della stagione natalizia.

Quando si mette il Bambino Gesù nel presepe?

Il momento più emozionante e significativo per molti cristiani è l’aggiunta del Bambino Gesù. Tradizionalmente, il Bambino viene posto nella mangiatoia la notte del 24 dicembre, in occasione della Vigilia di Natale. Questo atto segna la vera celebrazione della nascita di Gesù e segna il culmine del periodo di preparazione che ha caratterizzato le settimane precedenti. Il gesto di porre Gesù nel presepe è un atto di devozione, simbolo di raccoglimento e di condivisione della fede.

Quando arrivano i Re Magi? L’Epifania e la visita dei Magi

Un altro momento cruciale nel ciclo del presepe è l’arrivo dei Re Magi, che secondo la tradizione si aggiungono alla scena il 6 gennaio, giorno dell’Epifania. Questo evento celebra la visita dei Magi, i tre saggi venuti dall’Oriente, che portano a Gesù Bambino doni preziosi: oro, incenso e mirra. L’arrivo dei Magi, simbolo di riconoscimento universale di Gesù come Re, rappresenta l’estensione della luce di Cristo a tutte le nazioni. Per molte famiglie italiane, l’Epifania è anche un’occasione per scambiarsi regali, in un atto che rinforza il legame familiare e la continuità della tradizione natalizia.

Varianti regionali in Italia

Ogni regione italiana ha sviluppato la propria versione, arricchendo la tradizione con particolari unici. Tra le varianti più celebri, troviamo:

  • Napoletano: Conosciuto per la sua attenzione ai dettagli e la ricchezza di personaggi, il presepe napoletano non si limita a rappresentare solo la Natività, ma include una vasta gamma di figure che ritraggono la vita quotidiana del XVIII secolo. Artigiani, venditori ambulanti, musicisti e pastori popolano le scene, creando un vero e proprio spaccato della vita napoletana. La ricchezza dei dettagli, dai vestiti ai volti, rende questo presepe un capolavoro artigianale.
  • Siciliano: I presepi siciliani sono famosi per l’uso di materiali pregiati come il legno, l’avorio, la madreperla e l’osso. In particolare, quelli di Caltagirone e Scicli sono noti per la loro bellezza artistica e la maestria degli artigiani. Questi presepi, che spesso includono movimenti meccanici, sono tra i più raffinati e ricercati in Italia.
  • Ligure: In Liguria, la tradizione del presepe è molto radicata, con la Scuola del Maragliano, una bottega storica che ha realizzato alcune delle statuine più belle e dettagliate del presepe ligure. Il Museo del Presepe di Imperia conserva molte di queste creazioni, che continuano a testimoniare l’importanza di questa tradizione.

Il presepe oggi: tra tradizione e innovazione

Oggi, il presepe è più che mai un elemento di unione e di tradizione. Non solo i presepi artigianali, ma anche quelli più semplici ed economici sono molto diffusi. Realizzati in materiali leggeri come la resina, questi presepi includono tutte le figure tradizionali: Gesù Bambino, Maria, Giuseppe, i pastori, i Re Magi e gli animali. Sebbene meno dettagliati rispetto ai presepi artistici, questi presepi economici consentono comunque a tutti di vivere la magia del Natale e di tramandare il significato di questa festa, specialmente ai più giovani.

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Ultima modifica: 06/12/2024

Angelo Dino Surano

Giornalista, addetto stampa e web copywriter con una passione particolare per le storie di successo. Esperto in scrittura vincente e comunicazione digitale, è innamorato della parola e delle sue innumerevoli sfaccettature dal 1983. La vita gli ha messo davanti sfide titaniche e lui ha risposto con le sue armi più potenti: resilienza e spirito di abnegazione. Secondo la sua forma mentis, il contenuto migliore è quello che deve ancora scrivere.