Quando Capodanno è giorno festivo e se si guadagna di più lavorando

Redazione:

Tra il 31 dicembre e il 1° gennaio, quand’è che Capodanno è giorno festivo? Ma soprattutto, è veramente un giorno festivo oppure si tratta di una giornata lavorativa come le altre? In questo articolo esploreremo il significato di “giorno festivo”, i giorni festivi in Italia e le basi legali che definiscono Capodanno come una festività ufficiale.

Il significato di “giorno festivo”

Un “giorno festivo” è una data riconosciuta ufficialmente dallo Stato, attraverso una legge apposita, in cui si celebra un evento particolare, religioso, civile o storico. Durante i giorni festivi, è comune che le attività lavorative siano sospese o limitate per consentire ai cittadini di partecipare alle celebrazioni o semplicemente di riposare.

In Italia, il concetto di giorno festivo è regolato dal diritto del lavoro e da leggi specifiche che stabiliscono quali siano le festività riconosciute. Il riconoscimento ufficiale di un giorno festivo comporta effetti pratici, come la chiusura degli uffici pubblici, delle scuole e di molte attività commerciali, oltre al diritto per i lavoratori di percepire una retribuzione aggiuntiva se lavorano in quella data.

Quali sono i giorni festivi in Italia?

In Italia, i giorni festivi sono stabiliti dalla Legge 27 maggio 1949, n. 260, che elenca le festività nazionali. Successive modifiche e integrazioni hanno aggiornato l’elenco. Attualmente, oltre le domeniche di tutto l’anno, i giorni festivi riconosciuti a livello nazionale sono:

  • il primo giorno dell’anno;
  • il giorno dell’Epifania;
  • il giorno della festa di San Giuseppe;
  • il 25 aprile, anniversario della liberazione;
  • il giorno di lunedì dopo Pasqua;
  • il giorno dell’Ascensione;
  • il giorno del Corpus Domini;
  • il 1 maggio: festa del lavoro;
  • il giorno della festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo;
  • il giorno dell’Assunzione della B. V. Maria;
  • il giorno di Ognissanti;
  • il 4 novembre: giorno dell’unità nazionale;
  • il giorno della festa dell’Immacolata Concezione;
  • il giorno di Natale;
  • il giorno 26 dicembre.

Capodanno: quale giorno è festivo?

Capodanno è ufficialmente un giorno festivo in Italia, ma è importante specificare che la festività non è il 31 dicembre, bensì il 1° gennaio, come possiamo leggere dall’elenco precedente. Questo giorno segna l’inizio del nuovo anno nel calendario gregoriano, adottato dalla maggior parte dei paesi del mondo, inclusa l’Italia.

La base legale che definisce il 1° gennaio come giorno festivo si trova sempre nella Legge 27 maggio 1949, n. 260, che disciplina le festività civili e religiose nel nostro paese. L’articolo 1 della legge elenca il 1° gennaio come una delle festività nazionali ufficialmente riconosciute. Invece il 31 dicembre è considerato un giorno lavorativo come tutti.

Chi lavora a Capodanno viene pagato di più?

Sì, chi lavora durante il giorno festivo di Capodanno (1° gennaio) ha diritto a una retribuzione maggiorata rispetto alla paga ordinaria. Questa maggiorazione è regolata dal contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) applicabile al settore specifico. Di norma, la maggiorazione per il lavoro durante un giorno festivo può aggirarsi intorno al 50% della retribuzione oraria standard, ma può variare in base al CCNL e al settore lavorativo di riferimento.

Capodanno è un giorno festivo riconosciuto ufficialmente in Italia, ma la festività si riferisce esclusivamente al 1° gennaio. La notte di San Silvestro, cioè il 31 dicembre, pur essendo celebrata con entusiasmo e partecipazione, non ha lo status di giorno festivo secondo la normativa italiana.

Pertanto, se stai programmando il tuo Capodanno, ricorda che mentre il 31 dicembre è un giorno di festa nel senso comune del termine, il vero giorno festivo, con le relative implicazioni lavorative e legali, è il 1° gennaio. Buon anno nuovo!

Leggi anche: Auguri di buon anno a tutti: frasi e citazioni per Capodanno

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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