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Prosopagnosia: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e cure

La prosopagnosia è un deficit cognitivo-percettivo. Il paziente non riesce a riconoscere i volti delle persone. Scopriamo quanto ne sappiamo

La prosopagnosia è un deficit cognitivo-percettivo, è un’agnosia di tipo visivo e rende le persone incapace di riconoscere i volti delle persone famose. Nei casi più gravi invece, l’individuo non riesce a riconoscere neanche il volto di familiari, partner e amici e, addirittura, il proprio volto allo specchio o in una foto.

Nonostante questo deficit, la prosopagnosia non è legata a problemi di memoria o vista. Per condurre una vita quotidiana equilibrata, i pazienti con questa condizione imparano a identificare il prossimo attraverso odori, abbigliamento e voce.

Nota anche come prosopoagnosia, tale condizione fu studiata durante il XVIII secolo, mentre il termine fu coniato nel 1947 dal neurologo tedesco Joachim Bodamer e deriva dal greco prosopon (faccia) e a-gnosisi (senza conoscenza). A oggi conosciamo due tipologie di prosopagnosia:

  • acquisita: il paziente sviluppa questa condizione a seguito di una lesione nell’area temporo-occipitale dell’emisfero cerebrale destro;
  • congenita: non si conoscono le cause e può essere presente fin dalla nascita.

Prosopagnosia acquisita

La prosopagnosia acquisita (acquired prosopagnosia, AP) è una forma rara ed è causata da lesioni nell’area temporo-occipitale dell’emisfero cerebrale destro, zona deputata al riconoscimento del viso delle persone. A determinare tale lesione può essere uno stroke di tipo ischemico, traumi cranio-ecenfalici, disturbi degenerative, avvelenamento da monossido di carbonio, lobectomia temporale, tumore al cervello, atrofia cerebrale a carico del lobo temporale destro, Parkinson e Alzheimer.

Prosopagnosia congenita

La prosopagnosia congenita (developmental prosopagnosia, DP) è una forma comune della condizione che non ha cause ancora oggi identificate. Il dettaglio più curioso è che i pazienti non presentano lesioni neurologiche, ma la causa scatenante sarebbe da attribuire a fattori ereditari o genetici – ma attualmente sono soltanto ipotesi. Si tratta di una forma scoperta recentemente, circa 20 anni fa, ed è anche per questo motivo che le informazioni attualmente in nostro possesso sono poche.

By stevanovicigor da Envato Elements

Quali sono i sintomi della prosopagnosia?

Il sintomo principale della prosopagnosia è, ovviamente, l’incapacità di riconoscere i volti. Tuttavia, oltre alla sintomatologia, bisognerebbe soffermarsi sulle conseguenze:

  • fobia sociale o disturbo d’ansia sociale;
  • difficoltà di instaurare relazioni interpersonali solide, durature e nuove;
  • depressione;
  • problemi relazioni in ambito scolastico e lavorativo.

Tale condizione viene associata alla Sindrome di Williams, alla Sindrome di Turner e ai disturbi dello spettro autistico.

Diagnosi, cura e trattamenti per la prosopagnosia

La diagnosi di prosopagnosia viene indicata da un neuropsichiatra grazie al ricorso di alcuni test, che puntano a:

  • mostrare al presunto paziente foto di personaggi famosi e a chidergli riconoscerli;
  • memorizzare foto con volti di sconosciuti;
  • indicare di indicare differenze e somiglianze in base a immagini di diversi volti;
  • descrivere espressione, genere ed età dei volti visionati.

I due testi più famosi in materia sono il Macquarie Famous Face Test-2008 e il Cambridge Face Memory Test. Per quanto riguarda le cure invece, attualmente non abbiamo una terapia capace di sconfiggere questa condizione, quindi non è curabile. Nonostante ciò, ogni individuo con questa condizione può condurre una vita equilibrata e utilizzare determinate tecniche per riconoscere le persone con l’obiettivo di coltivare relazioni sociali di vario tipo.

Ultima modifica: 08/07/2022

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.