Il Presidente del Consiglio italiano non viene eletto dal popolo, ma dal Presidente della Repubblica a seguito della fase di consultazioni
Il Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana è il capo del governo italiano e non viene eletto direttamente dai cittadini, ma è una carica che viene assegnata dal Presidente della Repubblica italiana, come stabilito dall’articolo 92 della Costituzione Italiana, che prevede anche che per diventare premier non vi siano requisiti minimi necessari.
Il Presidente del Consiglio presiede il Consiglio dei Ministri, è a capo della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è la quarta carica della Repubblica Italiana, dopo il Presidente della Repubblica, il Presidente del Senato della Repubblica e il Presidente della Camera dei Deputati.
La funzione del Presidente del Consiglio è abbastanza semplice, in quanto è il centro dell’intera attività di Governo. In parole povere, dirige e manovra la politica generale dell’Esecutivo, oltre a esserne il responsabile.
Nomina i ministri e coordina anche le loro attività. La sua amministrazione prevede il mantenimento della direzione del Governo, in modo tale da mantenere in equilibrio la coalizione che lo sostiene, applicando tutte le azioni necessarie al fine di promuovere le attività previste. Deve vigilare e controllare anche i Servizi segreti dello Stato.
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Il premier non viene eletto direttamente dai cittadini, ma è scelto in base a un iter specifico che scaturisce dalle elezioni politiche, le quali portano alla formazione di un nuovo governo.
Tecnicamente parlando, è il Presidente della Repubblica a nominare il nuovo Presidente del Consiglio e, successivamente, i ministri proposti dal premier. Nella fattispecie però è un procedimento che può durare diverse settimane a causa delle consultazioni, in base alle quali il Capo dello Stato ascolta i presidenti delle Camere, i senatori a vita e le varie forze politiche elette per individuare i soggetti più idonei a ricopre la carica.
Se da questa fase di consultazioni emerge chiaramente un nome, il Presidente della Repubblica conferisce l’incarico al potenziale premier. Nel caso in cui non vi siano i presupposti, il Capo dello Stato richiede un mandato esplorativo, cioè conferisce a personalità super partes la creazione di una maggioranza parlamentare.
Per evitare questo scenario, il potenziare premier ha tre possibilità: rinunciare all’incarico, accettare l’incarico ma “con riserva” oppure accettare immediatamente l’incarico, proponendo fin da subito la rosa dei ministri per il nuovo esecutivo. Prima che la nuova legislatura prenda corpo, il nuovo Presidente del Consiglio e i nuovi ministri devono prestare giuramento di fronte al Presidente della Repubblica. Entro 10 giorni da questa ufficialità, il nuovo Governo si presenta in Parlamento per chiedere la fiducia a entrambe le Camere.
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Ultima modifica: 17/10/2022