Al Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2019 trionfa un’autobiografia sull’autismo e sull’asperger. Si intitola “Eccentrico. Autismo e Asperger in un saggio autobiografico”, e porta la firma di Fabrizio Acanfora. L’autore ha superato la concorrenza di altri 5 colleghi:
- “L’algoritmo e l’oracolo” (Alessandro Vespignani);
- “Nikola Tesla” (Sergio Rossi e Giovanni Scarduelli);
- “Storia dell’immigrazione straniera in Italia” (Michele Colucci);
- “Regimi di verità. Convivere con leggende e fatti alternativi” (Andrea Fontana).
Premio Nazionale Divulgazione Scientifica: “Un viaggio nell’autismo”
Andata in scena nel mese di dicembre 2019 al CNR di Roma, il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica – Giancarlo Dosi ha il suo vincitore. Fabrizio Acanfora, infatti, trionfa alla settima edizione del concorso dedicato all’approfondimento della cultura scientifica.
“Con il suo saggio autobiografico ‘Eccentrico‘ – si legge in una nota stampa del Premio -, ha ripercorso in prima persona un viaggio nel mondo dell’autismo nel quale prende per mano il lettore e lo accompagna in una passeggiata in cui mostra in varie sfaccettature che cosa significhi essere neurodiversi”.
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Acanfora: “Descrivo un modo da rispettare e includere”
Nello stesso comunicato stampa, Acanfora ha voluto sottolineare che, per lui, “il primo premio al Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica ha un significato speciale perché il libro con cui ho partecipato mi ha consentito di mostrarmi al mondo per quello che sono”. L’intento dell’autore, infatti, era “poter divulgare un’informazione corretta e semplice da comprendere sull’autismo”.
E l’ha fatto mettendosi in gioco in prima persona, “raccontando momenti della mia vita e mostrando le difficoltà e i punti di forza della condizione autistica“. In questo modo, ha presentato ai lettori “le immagini e le sensazioni della realtà che, in quanto autistico, sperimento quotidianamente”. Un contesto totalmente differente da chi, invece, narra la condizione “solo dal di fuori”.
Acanfora definisce il proprio libro come “un manuale di psichiatria al contrario. I cosiddetti sintomi, cioè quei comportamenti spesso incomprensibili tipici dell’autismo, sono stati lo spunto per raccontare delle storie in cui, per un attimo, smettono di essere semplici criteri diagnostici, diventando caratteristiche insostituibili che fanno parte dell’identità di ciascuno”.
Nell’includere anche la divulgazione scientifica, l’autore ha corredato “ogni racconto con delle spiegazioni chiare e scientificamente verificate”. In questo modo, ha realizzato un’opera in cui fosse possibile immedesimarsi. In sostanza, è riuscito a creare un universo “non necessariamente costituito da deficit o comportamenti da riparare, ma nella maggior parte dei casi da differenze che desiderano solo di essere comprese, incluse, rispettate“.
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