Il Premio Alessandra Bisceglia arriva al suo rush finale. Giovedì 30 maggio, infatti, all’Università LUSMA di Roma, si concluderà la terza edizione del concorso giornalistico in memoria di Alessandra Bisceglia, giornalista scomparsa il 3 settembre 2008, a 28 anni, a causa di una malformazione vascolare rarissima. Il Premio “Alessandra Bisceglia per la Comunicazione Sociale”, promosso dalla Fondazione W Ale Onlus, di fatto, esalterà i lavori che si sono contraddistinti per sensibilizzazione verso l’integrazione delle persone con disabilità.
Premio Alessandra Bisceglia: tutti i dettagli
L’evento di chiusura avrà luogo nell’Aula Magna dell’Università LUMSA, con inizio previsto intorno alle 16:30. A seguito di alcuni saluti istituzionali, sarà allestita una tavola rotonda dal titolo Malattie: le parole giuste. Tra le varie testimonianze protagoniste, ci sarà anche quella di Gioia di Biagio – che abbiamo recentemente intervistato. L’artista musicale e teatrale, fra le altre cose nostra Heyoka, racconterà la sua vita e i suoi lavori condotti assieme alla Sindrome di Ehlers-Danlos.
Invece, alle 18:00, inizierà la cerimonia di premiazione. Saranno proclamati i 9 vincitori – scelti tra 24 finalisti provenienti da tutta Italia – divisi in tre categorie giornalistiche:
- Agenzia e Stampa;
- Radio-Televisiva;
- Web.
A consegnare i premi saranno i giornalisti Lorenza Lei, Vincenzo Morgante e Marco Tarquinio. In aggiunta, come si legge nella nota stampa, sarà consegnato “un riconoscimento speciale alle testate che più si sono distinte nell’informazione sulle patologie rare“. Infine, Serena Bisceglia, presidente della Fondazione, terrà il discorso di chiusura. Per partecipare all’evento – aperto al pubblico – è necessario prenotarsi al seguente link.
L’importanza del Premio Alessandra Bisceglia
La terza edizione di questa iniziativa conferma ancora di più l’esigenza di “riconoscere e stimolare l’impegno sia di giovani che si apprestano alla professione di Giornalisti che Studenti delle Scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine” nel campo della comunicazione sociale. Nevralgica per l’evento, a tal proposito, risulta la collaborazione da parte dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, a cui si accompagnano il Vicariato di Roma e l’Istituto Superiore di Sanità.