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Positivo al Covid nel 2023, posso andare a lavoro o a scuola?

Quali sono le nuove regole per chi risulta positivo al Covid nel 2023? Scopriamo cosa deve fare chi risulta avere una positività al virus

Ma se sono positivo al Covid, posso andare a scuola o a lavoro? Con l’aumento dei contagi, è questa la domanda più gettonata delle ultime settimane. A causa della diffusione delle nuove varianti poi, il rischio di restare colpiti dal virus è probabile. Oggi però le regole per chi è positivo al Covid sono cambiate: da mesi non ci sono più le restrizioni di un tempo.

Quali sono oggi i sintomi del Covid?

Prima di rispondere alla domanda, ricordiamo che oggi i sintomi del Covid sono pressocché uguali a quelli già visti nel corso degli ultimi anni, sebbene qualcuno sembrerebbe essere scomparso. Per cui tra i segni troviamo:

  • febbre;
  • mal di gola;
  • mal di testa;
  • tosse secca;
  • naso che cola;
  • dolori muscolari;
  • stanchezza;
  • voce rauca;
  • affaticamento;
  • starnuti;
  • dolori alle articolazioni;
  • difficoltà respiratorie (nei casi più severi).

Chi è positivo al Covid può andare a lavoro o a scuola?

Secondo le nuove regole diffuse dal ministero della Salute, oggi chi è positivo al Covid non è obbligato a restare in isolamento, ma deve comunque seguire alcune raccomandazioni per evitare la trasmissione:

  • Indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o FFP2), se si entra in contatto con altre persone.
  • Se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi.
  • Applicare una corretta igiene delle mani.
  • Evitare ambienti affollati.
  • Evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza, ed evitare di frequentare ospedali o RSA. Questa raccomandazione assume particolare rilievo per tutti gli operatori addetti all’assistenza sanitaria e socio-sanitaria, che devono quindi evitare il contatto con pazienti a rischio.
  • Informare le persone con cui si è stati in contatto nei giorni immediatamente precedenti alla diagnosi, se anziane, fragili o immunodepresse.
  • Contattare il proprio medico curante se si è persona fragile o immunodepressa, se i sintomi non si risolvono dopo 3 giorni o se le condizioni cliniche peggiorano.

Ovviamente se i sintomi sono rilevanti da richiedere un periodo di riposo, allora il lavoratore o lo studente possono restare a casa. A oggi il Covid viene considerata una malattia infettiva come le altre, visto anche che il tampone non è più obbligatorio (tranne che in alcune strutture). Resta quindi al lavoratore e allo studente recarsi dal medico per prendersi un periodo di malattia oppure restare a casa.

Leggi anche: Mascherine Covid 2023, dove e quando sono obbligatorie?

Ultima modifica: 19/09/2023

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.