Diversi focolai di polmonite nei bambini in Cina ha catturato l'attenzione della comunità internazionale. Scopriamo cosa sta succedendo
Da diversi giorni l’attenzione della comunità scientifica internazionale è stata catturata da un boom di casi e focolai di polmonite tra i bambini nelle scuole e negli ospedali in Cina, soprattutto nelle città di Pechino e Liaoning. A destare preoccupazione sono diversi fattori, come la velocità con la quale i casi aumentano, i sintomi e le cause, che ancora non sono del tutto chiare.
Da diverse settimane in Cina è stato segnalato un aumento significativo di casi di polmonite tra i bambini, tanto da scatenare un’allerta a livello nazionale. Al momento sono stati registrati casi di febbre alta e noduli polmonari nei bambini, tanto che gli ospedali hanno subìto dei veri e propri sovraffollamenti.
Sulle cause specifiche ancora cela il mistero, tuttavia – anche in virtù di quanto accaduto con la recente pandemia da Covid – la comunità internazionale scientifica non vuole lasciare nulla al caso, e ha chiesto dirette spiegazioni alla Cina. Di risposta, la Commissione nazionale cinese per la Salute ha affermato che si tratterebbe di influenza mischiata ad altri patogeni noti, tra cui rinovirus, virus respiratorio sinciziale, adenovirus e batteri, e quindi non sarebbe un nuovo virus.
Come detto precedentemente, al momento non è chiara la causa principale che possa aver scatenato i focolai di polmoniti dei bambini in Cina. Ci sono però diverse ipotesi che sono tenute in considerazione dagli esperti.
Ad esempio si suppone che la revoca delle restrizioni anti-Covid in Cina, un paese che fin dall’inizio della pandemia ha perseguito la strategia zero-Covid, con numerosi lockdown e moltissime restrizioni, avrebbe determinato l’esplosione esponenziale di altre condizioni già note.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, così come altri esperti, il responsabile principale sarebbe un batterio, il Mycoplasma penumoniae, i cui casi risalirebbero addirittura al maggio scorso, mentre da ottobre le cause sarebbero da imputare a RSV, adenovirus e virus dell’influenza.
I principali segni riscontrati nei bambini con polmonite in Cina sono febbre alta e noduli polmonari, che però non sembrano causare tosse: ed è questo il motivo principale che non permette una diagnosi rapida e sicura. Dunque riepilogando:
Nelle ultime ore anche in Francia è stato registrato un aumento preoccupante di polmonite in bambini e ragazzi sotto i 15 anni. Secondo i dati diffusi dalle autorità sanitarie francesi, c’è stato un incremento del 44% degli accessi al pronto soccorso per bambini tra 0 e 2 anni in una sola settimana, mentre nella fascia d’età tra i 2 e i 14 anni l’aumento è stato del 23%.
Al momento non ci sono conferme ufficiali sul fatto che tale polmonite sospetta sia in qualche modo collegabile a quanto sta accadendo in Cina, anche perché i sintomi registrati in Francia, oltre a febbre alta e affaticamento, troviamo una tosse persistente e profonda, che invece nel Paese del Sol Levante è assente in molti casi. Anche in terra francese però si ipotizza che la causa principale sia dovuta al batterio Mycoplasma pneumoniae.
Il principale indiziato per le polmoniti tra i bambini in Cina è un batterio, il Mycoplasma penumoniae, responsabile di malattie che interessano principalmente l’apparato respiratorio, come la polmonite o, più specificatamente, la polmonite atipica primaria.
I sintomi provocati da questo batterio sono variabili, e dipendono molto dell’età e dalla conduzione di salute della persona colpita. In linea generale causa febbre, cefalea, dolori muscolari, tosse, raffreddore, congestione nasale, mal di gola e faringo-tonsillite.
Il trattamento principale contro il batterio, previa consultazione con un medico, sono gli antibiotici. È possibile comunque prevenire il contatto con il Mycoplasma penumoniae, come lavarsi le mani regolarmente e coprirsi la bocca quando si tossisce o starnutisce. Attualmente non esiste un vaccino contro questo batterio.
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Ultima modifica: 27/11/2023