Polemica Più Libri Più Liberi 2024, anche Sio non ci sarà per il caso Caffo

Redazione:

Dopo gli annunci di Fumettibrutti e Zerocalcare (sebbene quest’ultimo ha rinunciato solo al panel), anche Sio ha deciso di annunciare il suo ritiro da Più Libri Più Liberi 2024, a seguito della polemica nata dopo che la fiera, che quest’anno è dedicata a Giulia Cecchettin, vittima di femminicidio e simbolo della lotta contro la violenza di genere – aveva invitato il filosofo Leonardo Caffo a partecipare, sebbene quest’ultimo sia a processo per presunti maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna.

“Non sarò a Più Libri e Più Liberi – ha scritto l’autore sui social -. Dopo aver appreso dell’invito della fiera – dedicata a Giulia Cecchettin – a una persona sotto processo per violenza contro una sua ex compagna, come molt mi sono fermato a riflettere. Sono convinto che credere alle vittime di violenza sia un’arma fondamentale contro la strumentalizzazione della sacrosanta presunzione di innocenza, strumentalizzazione che storicamente aiuta e ha aiutato uomini violenti”.

“Pur apprezzando il passo indietro e le scuse – continua l’arista -, ho riflettuto a lungo e non me la sento personale di partecipare a questa edizione. Rispetto la scelta di chi deciderà di andare a parlare di ciò che è accaduto e quella di chi deciderà di restare a casa. Io so solo che non ce la faccio a venire a vendere e firmare libri in serenità, né a venire e parlare di queste questioni perché penso di non essere la persona giusta”.

“Spero che lo spazio che lascerò io possa essere preso da qualcuno che parlerà del problema della violenza maschile. Una cosa però ci tengo che sia chiarissima: queste mie parole e la mia assenza dalla fiera non devono assolutamente essere un’arma per un attacco personale verso la persona che inizialmente ha commesso un errore”.

“Sbagliare è normale – spiega il fumettista -, ed è fondamentale che impariamo a riconoscere e a controllare l’istinto che ci vorrebbe sempre pronti al costruire il rogo appena identifichiamo la strega di turno. Andate, restate, leggete, litighiamo, ma non smettiamo di parlarne”.

Sio ha concluso poi specificando che “Gigaciao avrà uno stand vuoto, e faremo una donazione di 5000 euro a Lucha y Siesta, spazio politico transfemminista che sul territorio romano dal 2008 combatte la violenza di genere. La donazione servirà a sostenere il progetto sperimentale della casa di fuga Casa di Amina creata da Lucha”.

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Polemica Più Libri Più Liberi: cos’è successo

Facciamo un riassunto della situazione relativa alla polemica che avvolge l’edizione 2024 di Più Libri Più Liberi. Il filosofo Leonardo Caffo era stato iper presentare il suo ultimo libro “Anarchia – Il ritorno del pensiero selvaggio”, ma fin da subito la sua presenza ha suscitato critiche, che ritenevano la sua partecipazione inappropriata.

Di fronte all’escalation della polemica, Caffo ha deciso di rinunciare alla partecipazione, come lui stesso ha scritto sui social: “Se la mia sola presenza rovina una fiera così importante, credo sia necessario fare un passo indietro”.

Inizialmente la curatrice dell’evento, Chiara Valerio, ha difeso l’invito citando il principio della presunzione di innocenza, invocando il garantismo e sottolineando che, fino a una condanna definitiva, ogni imputato ha diritto alla parola: “La fiera si chiama Più Libri Più Liberi e il programma vive di questa libertà di dialogo e dissenso. Capire e giudicare non sono sinonimi”, ha detto la curatrice della fiera, come riporta Domani.

Dal 2022 il filosofo è coinvolto in un processo per maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna.Come si legge su MilanoToday, le accuse riguarderebbero episodi di violenza fisica e psicologica, tra cui minacce e insulti. La donna ha denunciato che Caffo l’avrebbe picchiata), causandole danni fisici, e che le avrebbe rivolto insulti verbali, cercando di minare la sua autostima. Dal canto suo, scrive Fanpage, Caffo ha sempre respinto le accuse, dichiarando di non aver mai usato violenza contro l’ex compagna.

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Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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