Scopriamo come il piano vaccini distribuirà le prime dosi alle regioni italiane e quali saranno le prime persone a riceverle a fine anno
Ci siamo, il piano vaccini contro il Covid sta prendendo forma, ed è questione di pochi giorni per scoprire se entro la fine dell’anno potranno essere vaccinate le prime persone contro il Coronavirus. Dopo la presentazione dello spot per la campagna di vaccini contro il Covid, è attesa la sentenza dell’EMA per il 21 dicembre 2020 sull’approvazione o meno del vaccino Pfizer. Ma come si sta muovendo l’Italia?
Piccolo passo indietro. Tra il 15 e il 16 dicembre 2020, in Europa e in Italia sono arrivate diverse conferme sul piano vaccini. A livello europeo, ad esempio, i ministri della Salute di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Svizzera hanno affermato che sarà necessario coordinare gli sforzi per decretare un utilizzo sicuro ed efficace della nuova arma antiCovid.
In particolare, è stata concordata la promozione di una campagna vaccinale e una rapida condivisione delle informazioni tra le autorità nazionali competenti per una chiara comunicazione.
Inoltre, è stata messa sul piatto la necessità di contrastare la disinformazione in tema di vaccini e informare la popolazione sulla valutazione costi/benefici. Infine, verranno adottate linee guida comuni da parte delle autorità nazionali e locali per assicurare l’efficacia della campagna vaccinale Covid.
All’incontro europeo del 15 dicembre 2020 è seguita il giorno dopo la conferenza italiana Stato-Regioni, che ha dato il via libera al piano vaccini presentato dal Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri. In base a quanto riporta Ansa, a tutte le regioni sarà inviato un “libretto delle istruzioni” per il vaccino contro il Covid, oltre a tutte le indicazioni per la somministrazione. Infine è stato concordato che sarà consegnato il 90% delle dosi richieste dalle Regioni.
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I primi a essere vaccinati saranno gli operatori sanitari e sociosanitari, il personale impiegato negli ospedali, gli ospiti e il personale delle residenze per anziani. E molto probabilmente, la somministrazione sarà su base volontaria. C’è chi poi vorrebbe allargare la prima fase delle vaccinazioni anche alle persone con disabilità.
Siamo comunque di fronte a una campagna vaccinale Covid in continuo mutamento, quindi ogni nuovo aggiornamento potrebbe cambiare le carte in tavola. A cominciare proprio dall’EMA, che per il 21 dicembre 2020 ha indetto una riunione straordinaria per decidere se dare l’ok alla somministrazione del vaccino Pfizer per la prima fase della campagna. Se tutto andrà come previsto, già dopo Natale ci potrebbero essere le prime vaccinazioni.
La conferma ci arriva anche da Domenico Arcuri, il quale specifica che, se ci sarà l’approvazione del vaccino Pfizer da parte dell’EMA e, successivamente, da parte dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) – che dovrebbe arrivare all’incirca 48 ore -, sarà stabilito il Vaccine Day europeo entro la fine dell’anno. Sostanzialmente, sarà una giornata simbolo durante la quale in tutta Europa partirà simultaneamente la campagna vaccinale contro il Covid.
A ogni modo, tutto dipenderà dall’approvazione del vaccino Pfizer, anche se ovviamente sono attese novità su altri fronti. Come ricorda Il Corriere della Sera, di fatto, al Bel Paese spetta il 13,5% del totale delle dosi previste dagli Accordi preliminari d’acquisto conclusi dalla Commissione Ue, in particolare dalle seguenti aziende: AstraZeneca, Pfizer-Biontech, Johnson & Johnson, Sanofi-Gsk, Curevac e Moderna. Un giro di vite che dovrebbe garantire all’Italia 202 milioni di dosi per centinaio di milioni di coperture.
Tenendo sempre in considerazione che la campagna vaccinale antiCovid si muoverà con l’approvazione di EMA su Pfizer, possiamo già dare qualche numero sulla diffusione regionale del vaccino.
In base a quanto riportato da Il Corriere della Sera, le prime dosi che arriveranno in Italia da Pfizer saranno 1.833.975, a cui sarà aggiunta una seconda tranche di rifornimenti pari a 2.507.700 dosi. Queste dosi verranno suddivise in base alle Regioni più colpite dalla pandemia. Al momento, quindi, i numeri dovrebbero essere i seguenti:
Ultima modifica: 17/12/2020