La Cassazione ha riconosciuto legittimo il licenziamento di un uomo che usava i permessi Legge 104 per fare spesa e andare in vacanza
Se usi i permessi della Legge 104 per fare la spesa o andare in vacanza, allora il datore di lavoro può licenziarti. È quanto stabilito da una pronuncia della Corte di Cassazione del 26 giugno 2021, in risposta a un caso di un dipendente licenziato da Poste Italiane.
Come riporta SkyTG24, il fatto risale al 20 settembre 2017, quando il lavoratore ricevette un provvedimento disciplinare, in quanto il 24 e il 25 agosto dello stesso anno era stato sorpreso a usufruire dei giorni di permessi della Legge 104 “in attività incompatibili con l’assistenza” della madre.
In particolare, l’uomo si era “recato presso il mercato, poi al supermercato e infine al mare con la famiglia, piuttosto che presso l’abitazione della madre, convivente col marito”. Oltretutto, “il cambio della residenza della madre presso l’abitazione del dipendente non era mai stato comunicato a Poste Italiane Spa, se non dopo le contestazioni disciplinari”. Per questi motivi, la Corte di Cassazione ha riconosciuto legittimo il licenziamento.
Infine, attraverso la sentenza, i giudici hanno ribadito che i permessi della Legge 104 devono porsi “in relazione diretta con lo scopo di assistenza al disabile, con la conseguenza che il comportamento del dipendente che si avvalga di tale beneficio per attendere a esigenze diverse integra l’abuso del diritto e viola i principi di correttezza e di buona fede, sia nei confronti del datore che dell’ente assicurativo, con rilevanza anche ai fini disciplinari”.
L’uomo si è difeso appellandosi alla lesione della privacy, ma il reclamo è stato bocciato in quanto, nella fattispecie, il controllo al di fuori del luogo di lavoro “era consentito perché finalizzato ad accertare l’utilizzo illecito del permesso”.
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Ultima modifica: 30/06/2021