Tra i permessi della Legge 104 del 1992 non sono presenti specifiche disposizioni per quanto riguarda le ferie, argomento abbastanza importante quando si affronta questa tematica.
Sull’argomento si era già espressa in passato la Corte di Cassazione con la sentenza n. 14187/2017, specificando che è illegittimo sottrarre giorni di ferie in conseguenza dei permessi lavorativi dati dalla Legge 104.
In sostanza dunque beneficiare dei permessi della Legge 104 non deve comportare alcuna riduzione dei giorni di ferie, ma anzi i lavoratori con disabilità o che assistono persone con disabilità hanno il diritto alle ferie annue retribuite come tutti gli altri dipendenti.
Inoltre l’articolo 36 della Costituzione italiana stabilisce e garantisce il diritto alle ferie, citato anche dalla sentenza della Corte costituzionale, in quanto tale riposo è necessario anche nel caso in cui il lavoratore presti assistenza a una persona con disabilità, visto l’impiego fisico e psichico richiesto.
Insomma, i permessi di cui alla legge 104 contribuiscono alla maturazione di ferie per il lavoratore che li utilizza, poiché se così non fosse si rischierebbe di disincentivare l’utilizzo di tale strumento di sostegno per le persone con disabilità.
Ferie e permessi Legge 104: le altre agevolazioni
Al di là delle ferie esistono comunque dei permessi della Legge 104 che garantiscono particolari agevolazioni, ad esempio:
- permessi retribuiti di 3 giorni al mese: utilizzabili anche in maniera continuativa
- permessi retribuiti per figli con disabilità grave:
- fino ai 3 anni: i genitori possono utilizzare 2 ore di permessi giornalieri orari se lavorano almeno per 6 ore oppure 1 ora se inferiore alle 6 ore
- fino ai 12 anni: i genitori hanno diritto al prolungamento del congedo parentale
- permessi mensili di 3 giorni, frazionabili in permessi orari
- congedo straordinario: per una durata massima complessiva di 2 anni nell’arco dell’intera vita lavorativa in maniera continuativo o frazionato
- esonero dal lavoro notturno
- cambio di mansione
- Trasferimento di sede: i lavoratori che assistono un familiare disabile possono richiedere una sede di lavoro più vicina al domicilio del familiare assistito
- riduzione dell’orario di lavoro al part-time
- assenze per visite specialistiche
- tutele in caso di licenziamento
- smart-working