Tra le agevolazioni previste dalla Legge 104 del 1992 ci sono anche permessi lavorativi retribuiti, congedi e non solo. Ciò permette a familiari e caregiver di assistere la persona con disabilità grave che rientra nella normativa.
Quali sono i permessi lavorativi previsti dalla Legge 104?
In linea generale, come viene disciplinato dall’articolo 33, i permessi lavorativi della Legge 104 riguardano i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato e i lavoratori con disabilità, che possono fare leva su una serie diversa di strumenti:
- permessi retribuiti di 3 giorni al mese: utilizzabili anche in maniera continuativa, a condizione però che il familiare non sia ricoverato a tempo pieno; sono sempre retribuiti e coperti da contribuzione figurativa utile per la pensione
- permessi retribuiti per figli con disabilità grave:
- fino ai 3 anni: i genitori possono utilizzare 2 ore di permessi giornalieri orari se lavorano almeno per 6 ore oppure 1 ora se inferiore alle 6 ore; prevista un’indennità pari al 100% della retribuzione
- fino ai 12 anni: i genitori hanno diritto al prolungamento del congedo parentale, che può iniziare dopo la fine del congedo parentale ordinario, e può essere utilizzato in maniera continuativo o frazionato per un periodo non superiore a 3 anni; prevista un’indennità pari al 30% della retribuzione, a meno che il contratto collettivo non preveda qualcosa di diverso
- permessi mensili di 3 giorni, che possono essere frazionati in permessi orari
- congedo straordinario: può essere richiesto da chi assiste persone disabili gravi per una durata massima complessiva di 2 anni nell’arco dell’intera vita lavorativa, ma non spetta se la persona con disabilità è ricoverata a tempo pieno in istituti specializzati; può essere usato in maniera continuativo o frazionato
- orario di lavoro flessibile: i lavoratori con disabilità o che assistono un familiare disabile possono richiedere un orario di lavoro flessibile per far fronte alle esigenze legate alla disabilità
- esonero dal lavoro notturno: il lavoratore non è obbligato a svolgere lavoro notturno (dalle 24 alle 6)
- cambio di mansione: se il lavoro svolto aggrava la condizione di salute della persona con disabilità, questa può chiedere un cambio di mansioni compatibili con il proprio stato di salute
- Trasferimento di sede: i lavoratori che assistono un familiare disabile possono richiedere una sede di lavoro più vicina al domicilio del familiare assistito e possono anche impedire di essere trasferiti in un’altra sede di lavoro se non si ha il proprio consenso
- riduzione dell’orario di lavoro al part-time: in alcuni casi, è possibile ridurre l’orario di lavoro per assistere la persona con disabilità, con conseguente riduzione dello stipendio
- assenze per visite specialistiche: sono previste assenze giustificate dal lavoro per accompagnare il familiare disabile a visite mediche specialistiche
- tutele in caso di licenziamento: i lavoratori che assistono un familiare disabile godono di una maggiore tutela in caso di licenziamento
- smart-working: i lavoratori che hanno figli con disabilità hanno la priorità nel poter scegliere il lavoro agile
Come richiedere i permessi lavoratori della Legge 104 al datore di lavoro?
Per richiedere i permessi lavorativi previsti dalla Legge 104 al proprio datore di lavoro è necessario seguire alcuni passaggi specifici:
- Certificazione della condizione di disabilità: la persona con disabilità deve essere riconosciuta tale ai sensi della Legge 104/92
- Comunicazione al datore di lavoro: Una volta ottenuta la certificazione, il lavoratore deve informare il datore di lavoro. Questa comunicazione dovrebbe avvenire per iscritto e includere una copia della certificazione
- Richiesta formale dei permessi: La richiesta dei permessi deve essere fatta per iscritto indicando le modalità con cui si intende usufruire dei permessi
- Fornire dettagli specifici: come le date o il periodo in cui intendi usufruire dei permessi
- Attendere l’autorizzazione: è una formalità, ma in alcuni casi potrebbe essere necessario fornire ulteriori informazioni o documenti
- Documentazione post-permessi: potrebbe essere richiesto di fornire una documentazione che attesti l’effettivo utilizzo dei permessi per l’assistenza al familiare disabile
Va comunque ricordato che i permessi della Legge 104 sono un diritto del lavoratore e non possono essere negati dal datore di lavoro. In caso di problemi, si può ricorrere ai sindacati o a consulenti legali per un supporto.
A chi spettano i permessi lavorativi della Legge 104?
Come abbiamo visto precedentemente, i permessi retribuiti da lavoro della Legge 104 sono rivolti ai lavoratori dipendenti del settore privato e pubblico che necessitano di assistere un familiare con disabilità, ma riguarda anche specificatamente il lavoratore disabile.
Dunque i permessi possono essere richiesti da un genitore, da un familiare (di 2°/3° grado) o da un coniuge che assiste il parente con disabilità in situazione di gravità. Non sono previsti i permessi invece nel caso in cui la persona disabile sia in regime di ricovero a tempo pieno.
Infine tra i lavoratori che non possono richiedere i permessi lavorativi della Legge 104 troviamo i lavoratori autonomi, i lavoratori parasubordinati, i lavoratori a domicilio, gli addetti al lavoro domestico e i lavoratori agricoli a tempo determinato occupati a giornata.
Scarica il modulo SR08_Hand2 dell’Inps per effettuare la domanda per la 104.
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