La Pensione Opzione Donna è stata inserita nella Legge di Bilancio ed è una opportunità per le lavoratrici italiane. Scopri come funziona
La Pensione Opzione Donna è stata confermata nella Legge di Bilancio 2023, e molto probabilmente verrà prorogata anche nel 2024. Si tratta di un’opportunità per le lavoratrici italiane.
Nel quadro delle disposizioni della legge di Bilancio 2023, si apre una nuova possibilità per le lavoratrici dipendenti e autonome italiane: la pensione anticipata, conosciuta come anche come Opzione Donna. Questo programma offre un’opportunità unica per coloro che hanno dedicato una vita al lavoro e ora desiderano godere di una meritata pensione in anticipo.
Opzione Donna è dedicata a diverse categorie di lavoratrici:
La Legge di Bilancio per il triennio 2023-2025 ha apportato modifiche strutturali alla normativa riguardante il pensionamento anticipato con “Opzione donna”. Infatti, il comma 292 dell’articolo 1 prevede questa possibilità solo alle lavoratrici:
L’anzianità contributiva richiesta (35 anni) rimane invariata ma cambia il requisito dell’età. Le donne che svolgono il ruolo di caregiver e che sono invalide almeno al 74% possono accedere al trattamento pensionistico con i seguenti requisiti di età:
Questi requisiti di età e contributi si applicano sia alle lavoratrici dipendenti che a quelle autonome, senza distinzioni basate sulle diverse tipologie di gestione.
In merito alla tempistica, le disposizioni esistenti riguardanti i tempi di attesa di Opzione Donna restano invariate:
Per quanto riguarda il calcolo dell’anzianità contributiva per le iscritte all’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria) e alle forme sostitutive, i contributi figurativi legati a malattia, disoccupazione, ASpI, mini-ASpI e NASpI non vengono presi in considerazione.
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Il percorso per ottenere la pensione anticipata Opzione Donna implica una serie di tasselli essenziali da considerare. L’attesa necessaria prima di poter beneficiare della pensione varia in base all’ente previdenziale coinvolto. Per coloro i cui trattamenti pensionistici sono gestiti dai fondi pensione dei lavoratori dipendenti. Il periodo di attesa è di 12 mesi a partire dalla data in cui si soddisfano i requisiti richiesti. Nel caso in cui il trattamento pensionistico sia erogato dalle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi, il periodo di attesa si estende a 18 mesi a partire dalla stessa data.
La data di inizio effettivo del trattamento pensionistico non può precedere il 2 gennaio 2023. Tuttavia, per specifiche categorie di lavoratrici, come quelle del settore scolastico o dell’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM), le date di inizio possono variare. Per queste categorie, la pensione anticipata poteva diventare effettiva rispettivamente dal 1° settembre o dal 1° novembre 2023.
Per richiedere la pensione anticipata Opzione Donna bisogna presentare la domanda online al servizio dedicato dell’INPS. In alternativa, è possibile utilizzare il Contact Center ai numeri 803 164 (gratuito da rete fissa) o 06 164 164 da rete mobile, oppure rivolgersi agli enti di patronato e intermediari dell’Istituto, che offrono servizi telematici per la presentazione delle domande.
La legge stabilisce un termine ordinario di 30 giorni per l’emanazione dei provvedimenti, sebbene in alcuni casi possano essere previsti termini diversi, come indicato nella tabella fornita dall’Istituto. La tabella contiene anche informazioni sul responsabile del processo di elaborazione del provvedimento, garantendo trasparenza e chiarezza nell’iter burocratico.
Nel calcolo del montante contributivo per il regime Opzione Donna, si adotta un approccio esclusivamente basato sul sistema contributivo, indipendentemente dalla storia dei contributi versati, che possono aver coperto periodi sotto il sistema retributivo o misto. Questo metodo di calcolo solitamente comporta una riduzione dell’assegno pensionistico, che può variare dal 25% al 35% circa dell’importo totale della pensione.
Per determinare l’idoneità, vengono considerati contributi obbligatori, contributi da riscatto o da ricongiunzione, contributi volontari e contributi figurativi, ad esempio quelli per il riscatto degli anni di laurea. Non sono inclusi i contributi figurativi derivanti da periodi di malattia o disoccupazione dei lavoratori dipendenti privati.
In base al principio di cristallizzazione del diritto alla pensione, si può accedere al pensionamento anticipato anche dopo la scadenza del regime opzionale. La bozza del disegno di legge approvata dal Governo potrebbe subire ulteriori modifiche durante il processo parlamentare.
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Ultima modifica: 29/12/2023