In Italia, le condizioni patologiche per il rilascio del contrassegno per le persone con disabilità o invalidi sono regolate dalla legge n. 104 del 1992 e successive modifiche. Queste patologie possono essere suddivise in due macrocategorie principali: la deambulazione impedita o sensibilmente ridotta e la cecità o grave ipovisione.
Contrassegno invalidi per deambulazione impedita
Per quanto riguarda la deambulazione impedita o sensibilmente ridotta, le condizioni includono amputazioni di uno o più arti inferiori o l’amputazione di un arto superiore con grave compromissione della funzionalità dell’arto residuo. Le lesioni midollari, come tetraplegia, paraplegia ed emiplegia, rientrano tra le condizioni che impediscono la deambulazione.
Le paralisi cerebrali infantili, in forme gravi che compromettono la capacità di deambulazione, così come le distrofie muscolari progressive (tra cui Duchenne Becker, Emery-Dreifuss e facio-scapolo-omerale) sono anch’esse rilevanti per il rilascio del contrassegno. La sclerosi multipla, in forme gravi con compromissione della deambulazione, e l’artrite reumatoide grave, caratterizzata da rigidità articolare e dolore che limita la capacità di movimento, sono incluse tra i criteri.
Contrassegno invalidi per cecità o grave ipovisione
Per la categoria della cecità o grave ipovisione, si considerano cecità con un’acuità visiva inferiore a 1/20 in entrambi gli occhi e grave ipovisione con un’acuità visiva inferiore a 1/10 in entrambi gli occhi, accompagnata da un campo visivo ridotto a meno di 30 gradi.
Questo significa che le persone con tali condizioni sperimentano significative difficoltà nella percezione visiva, influenzando negativamente la loro capacità di svolgere attività quotidiane come leggere, scrivere o riconoscere volti. Inoltre, possono avere difficoltà a orientarsi e muoversi autonomamente. In questi casi, diventa necessario l’uso di ausili visivi o il supporto di altre persone per mantenere un livello accettabile di autonomia.
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Altre patologie che consentono di ottenere il contrassegno disabili
Oltre a queste condizioni, il contrassegno invalidi può essere rilasciato a persone con disabilità intellettiva grave, con un punteggio di QI inferiore a 70 e gravi limitazioni adattive, autismo grave caratterizzato da difficoltà di comunicazione e interazione sociale, e sindrome di Down associata a gravi difficoltà di deambulazione o altre disabilità correlate. Inoltre possono richiedere il contrassegno invalidi:
- Individui con mobilità limitata a causa di un infortunio o di altre patologie
- Persone prive di autonomia funzionale che richiedono assistenza costante
Come ottenere il contrassegno invalidi
Il rilascio del contrassegno invalidi richiede una procedura dettagliata. Innanzitutto, è necessario ottenere un certificato medico. Questo comporta il contatto con la ASL di residenza per richiedere una visita medica specialistica. Bisogna portare con sé documenti di identità, codice fiscale, tessera sanitaria ed eventuale documentazione medica precedente. Durante la visita medico legale, verrà valutata la capacità di deambulazione o la presenza di cecità o altre patologie.
Successivamente, si deve presentare la domanda al comune di residenza, compilando il modulo specifico e allegando la certificazione medica, fotocopie del documento di identità, del codice fiscale e, se applicabile, documentazione comprovante la titolarità di un veicolo. Il comune valuterà la domanda e la certificazione medica. In caso di esito positivo, rilascerà il contrassegno, che verrà inviato per posta al domicilio del richiedente.
Il contrassegno invalidi permette di parcheggiare negli stalli riservati ai veicoli con contrassegno invalidi, accedere e circolare in alcune Zone a Traffico Limitato (ZTL), sostare gratuitamente sulle strisce blu o altri parcheggi a pagamento, e di essere esentati dall’obbligo di esporre il disco orario nelle zone a disco orario.
Tempo di validità del contrassegno disabili
La validità del contrassegno invalidi è generalmente di cinque anni, con la necessità di confermare le condizioni di salute che hanno permesso il rilascio iniziale attraverso un certificato del medico curante. In caso di disabilità temporanee, il contrassegno può essere concesso per un periodo più breve.
Il contrassegno disabili italiano è riconosciuto in tutti i paesi dell’Unione Europea. Per i paesi al di fuori dell’UE è necessario ottenere informazioni dettagliate presso l’ambasciata o il consolato del paese di destinazione. Deve essere sempre esposto in modo visibile sul cruscotto del veicolo in sosta e l’uso improprio comporta sanzioni amministrative.
Il contrassegno è strettamente individuale e non è associato a un veicolo specifico né alla proprietà di una patente di guida. Può essere impiegato per la circolazione a condizione che la persona interessata sia presente all’interno del veicolo.
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