La paraplegia è una paralisi degli arti inferiori e ha diverse cause, cometraumi, infezioni, virus e altro. Scopriamo cosa sappiamo
La paraplegia è una forma di paralisi che colpisce la parte inferiore del corpo, in particolare gli arti inferiori, i glutei, l’addome e, in certi casi, anche la porzione bassa del torace. Questa condizione può essere dovuta a una lesione nervosa a livello centrale o periferico, e può essere di origine patologica, traumatica o infettiva. La paraplegia ha differenze con la tetraplegia, in quanto quest’ultima riguarda sia gli arti inferiori che superiori.
Come detto precedentemente, la paraplegia può presentarsi in due modi a seconda di dove avviene la lesione nervosa. Per questo motivo, possiamo riconoscere:
Come spiega Santagostino.it, possiamo anche differenziare questa condizione in base a come si manifesta:
Fin qui abbiamo compreso che le cause possono essere raggruppate in 2 macroaree: centrale e periferico. Da ciò possiamo intuire che la paraplegia può avere origine da vari fattori:
Il sintomo principale della paraplegia è il deficit e la perdita di movimento ad entrambi gli arti inferiori. Tuttavia, come abbiamo visto precedentemente, tale condizioni può essere causata da numerosi fattori, e questo può determinare l’emersione di vari segni. Ad esempio:
A seguito della perdita motoria delle gambe, il paziente paraplegico può incorrere in alcune complicanze, come:
Prima di procedere oltre, ci teniamo a ricordare che questo articolo è puramente informativo, e non sostituisce in alcun modo il parere di un medico, l’unico a poter consigliare un trattamento adeguato in base al paziente.
Attualmente non esiste una cura per la paraplegia, ma ogni percorso può aiutare la persona paraplegica a compensare il deficit motorio. Questo perché il danno nervoso è irreparabile, e quindi la paralisi è permanente.
Un aiuto fondamentale per l’acquisto di autonomia risultano gli ausili tecnologici o i dispositivi di mobilità, come le carrozzine. Inoltre, al fine di evitare l’immobilità e la riduzione di sensibilità, ai pazienti vengono consigliati esercizi di mobilizzazione degli arti e per prevenire le piaghe da decubito.
Oggi quindi le terapie vigenti sono in grado di migliorare la vita indipendente delle persone con paraplegia, ma non di eliminare la condizione. Così facendo, questi pazienti possono comunque riuscire ad avere una vita autonoma in vari campi, ma molto ovviamente dipende dalla gravità della lesione da cui sono colpiti. In questo, anche l’attività sportiva risulta un alleato vincente.
Non è un caso che abbiamo citato l’attività sportiva, in quanto la vita di una persona paraplegica può essere caratterizzata da numerosi premi sportivi. Questo perché il mondo paralimpico presenta tante discipline che possono permettere alle persone con paraplegia di avere una carriera sportiva eccezionale. Possiamo ad esempio citare:
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Ultima modifica: 03/07/2023