“L’origine del Coronavirus è animale, ma quest’ultimo non è stato ancora identificato”. Lo ha dichiarato Lian Wannian, capo-delegazione dei 17 esperiti cinesi che hanno affiancato i 17 scienziati internazionali dell’OMS provenienti da 10 Paesi diversi che, nelle ultime 3 settimane, hanno condotto ricerche a Wuhan (Cina) per scoprire da cosa abbia avuto origine il virus.
Come abbiamo scritto nei mesi scorsi, l’ipotesi più accreditata è che l’origine del Coronavirus fosse causata da uno spillover tra il pipistrello e l’essere umano grazie a una mutazione, o che prima di raggiungere l’uomo sia passato attraverso un altro animale (forse un pangolino). Al momento, però, non si sa quale sia “l’esemplare ospite”.
I risultati della missione di ricerca sono stati presentati questa mattina a Wuhan, la città ritenuta il centro di nascita e diffusione della pandemia, su cui gli scienziati però hanno precisato un dettaglio: “Potrebbe esserci stata una circolazione non dichiarata del Coronavirus in altre regioni prima di Wuhan“. Per questo motivo le operazione di tracciamento non saranno vincolate “ad alcuna località”.
Dello stesso avviso è Peter Ben Embarek, a capo della missione dell’OMS a Wuhan: “Il lavoro sul campo su quello che è successo all’inizio della pandemia non ha stravolto le convinzioni che avevamo prima di cominciare. I dati puntano verso i pipistrelli, ma è improbabile che questi animali si trovassero a Wuhan. Non è ancora possibile individuare l’intermediario animale per il Covid”.
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Finora il pipistrello è rimasto sempre il sospettato principale alla base della pandemia, in quanto secondo alcuni studi dei ricercatori del Wuhan Institute of Virology, tra il genoma del Coronavirus e il virus del pipistrello esiste una somiglianza del 96%.
In base a quanto dichiarato oggi dal professor Wannian, è vero che “pipistrelli e pangolini sono i più probabili candidati alla trasmissione”, tuttavia “i campioni di Coronavirus trovati in quelle specie non sono identici al Sars-Cov-2”.
L’origine del Coronavirus è avvenuta in laboratorio?
Qualche giorno prima di questa conferenza stampa, l’OMS aveva ribadito che l’origine del Coronavirus in laboratorio fa parte di “scenari improbabili”.
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