Mancano pochi giorni all'arrivo dell'ora legale 2024. Scopri la data, a quale ora spostare le lancette e cosa potrebbe comportare
Quando bisogna spostare le lancette per l’ora legale nel 2024? Ormai mancano pochissime ore al cambio dell’ora, e ben presto le giornate torneranno a essere più lunghe e luminose, a differenza dell’inverno, dove il buio caratterizzata la nostra esisteva già durante le prime ore del pomeriggio.
Dunque cambia l’ora, e come ogni anno lo farà l’ultima domenica di marzo. Quest’anno rinunceremo a un’ora di sonno a partire da domenica 31 marzo alle ore 02:00 di notte, che diverranno le 03:00.
Ma quanto durerà l’ora legale? Il passaggio dall’ora legale a quella solare nel 2024 avverrà il 27 ottobre prossimo, data in cui potremo tornare a dormire un’ora in più, ma la fase diurna si accorcerà, e tornerà a fare buio molto presto. L’Italia entrerà nell’orario UTC+2, cioè due ore avanti rispetto al Coordinated Universal Time.
Ogni volta che siamo vicini all’ora legale o all’ora solare si riaccende il dibattito relativo proprio a questo sistema orario, e sulla sua possibile abolizione. Tecnicamente, nel 2019 il Parlamento Europeo, a seguito di una consultazione pubblica molto partecipata, ha votato in favore della sua eliminazione, tanto che esiste una direttiva provvisoria.
Ma ancora oggi manca la decisione finale del Consiglio europeo. Purtroppo la pandemia da Covid, la guerra in Ucraina, il conflitto in Ucraina e le prossime Elezioni Europee hanno ritardato la decisione da parte dell’organo comunitario. Nel mentre l’Italia pare più propensa a mantenere il dualismo tra ora legale e solare.
Un altro fondamentale dibattito attorno a cui ruota la richiesta di abolizione dell’ora legale riguarda i danni sulla salute umana. Secondo alcuni esperti, il consueto cambio di orario può compromettere il nostro benessere psicofisico, causando un rischio maggiore di obesità e diabete. Inoltre, si parla anche di alcuni problemi psicofisici dell’individuo, come disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, malumore, calo dell’attività fisica, alterazioni dei ritmi cardiaci e depressione.
C’è poi anche il punto di vista della dottoressa Carolina Lombardi, specialista in Medicina del Sonno di Auxologico, la quale ha affermato che il passaggio dall’ora legale a quella solare, e viceversa, comporta disturbi del sonno e alla concentrazione, problemi al cuore ed effetti negativi sull’umore.
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È chiaro che, il passaggio dall’ora solare all’ora legale, con il guadagno di un’ora di luce naturale, è un grosso aiuti contro lo spreco energetico e i costi delle bollette. Diversamente però, quando avviene il cambio orario in favore della fase solare, si parla spesso di un aumento del costo delle bollette.
Qualche tempo fa Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), ha affermato in un’intervista a Radio Capital che mantenere solo l’ora legale porterebbe enormi benefici a tutti.
Oltre a un risparmio di gas di “2 miliardi e 700 milioni di euro”, ne gioverebbe anche alla salute: “Un’ora di luce in più nei pomeriggi invernali significa stare di più all’aria aperta, fare attività sportiva o una passeggiata, ma anche avere una maggiore disponibilità di serotonina nel sangue, che è l’ormone del buonumore e che è stimolato dalla luce diurna”.
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Ultima modifica: 29/03/2024