A dicembre 2023 ci sarà una nuova ondata di Covid? Al momento è pressocché irrealistico vivere scenari simili a quelli patiti negli ultimi anni, eppure è vero che contagi e ricoveri stanno aumentando: ad esempio, in base ai dati FAISO, in una settimana i ricoveri causa Covid sono saliti del 25,3%.
Insomma, in Italia è sicuramente emersa una nuova ondata di infezioni, forte anche del fatto che pure l’influenza stagionale sta colpendo forte. Questo sviluppo ha suscitato preoccupazioni e interrogativi sulla gravità di questa ondata e sulle misure necessarie per affrontarla. Oggi forniamo una panoramica generale e aggiornata sulla situazione.
Le caratteristiche della nuova ondata del Covid a dicembre 2023
La nuova ondata di Covid è caratterizzata principalmente dalla diffusione di nuove varianti del virus, come Eris, Pirola e Kraken. Queste varianti, identificate in diversi paesi, tendono ad avere una maggiore trasmissibilità, ma non necessariamente una maggiore gravità.
Tuttavia, l’aumento del numero di casi può sovraccaricare i sistemi sanitari, specialmente in aree con risorse limitate. E già da tempo l’EMA e l’ECDC avevano rimarcato il fatto che la pandemia non è finita, e che dunque bisogna porre attenzione su una possibile nuova ondata.
Le preoccupazioni principali però sono per il contesto: rispetto al passato, oggi tutte le restrizioni del Covid sono decadute, e tutto dipende dalla sensibilità e dall’attenzione che le persone pongono nelle diverse situazioni. In particolare, gli esperti consigliano di indossare le mascherine nei luoghi più affollati, come i mezzi pubblici, e di aderire alla campagna vaccinale contro il Covid.
Vaccino Covid dicembre 2023: come sta andando la campagna vaccinale?
E appunto, i vaccini contro il Covid sono una delle armi per prevenire una nuova ondata. Sta di fatto però che a oggi la vaccinazione iniziata l’ottobre scorso sta andando molto a rilento.
I vaccini contro il COVID-19 hanno dimostrato un’efficacia significativa nel prevenire casi gravi e decessi. Anche di fronte alle nuove varianti, i vaccini continuano a offrire una protezione importante. Tuttavia, la protezione può diminuire nel tempo, rendendo necessarie le dosi di richiamo per mantenere un alto livello di immunità.
Chi rischia di più con la nuova ondata del Covid?
Vaccini, igiene personale e mascherine nei luoghi affollati sono best practises che proteggono noi stessi ma anche i soggetti a rischio. Eppure oggi l’attenzione generale si sia un po’ abbassata, tanto che la somministrazione dei vaccini è pressocché ferma al palo.
Di fatto un aumento dei contagi e dei ricoveri, unita parallelamente alla scarsa adesione alla campagna vaccinale, può mettere a rischio le categorie definite fragili, cioè quelle che hanno più possibilità di contrarre una forma grave della malattia, come chi ha più di 60 anni, le persone con immunodepressione tipo HIV, chi presenta malattie oncologiche, insufficienze cardiache, diabete e via discorrendo.
Covid e Natale 2023: quali sono le previsioni per le Feste?
A oggi non sono previste limitazioni per il Natale 2023. Molto probabilmente i contagi continueranno lievemente a salire, come sottolineato tempo da dal Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattia, ma le ospedalizzazioni e i decessi dovrebbero restare stabili. Abbiamo di fronte a noi sfide già conosciute e strumenti per affrontarle, ma occorre comunque l’attenzione di tutti per evitare di creare una vera e propria nuova ondata di Covid.
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