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Paralimpiadi: chi è Morteza Mehrzad, il secondo uomo più alto del mondo

Morteza Mehrzad è l'atleta più alto di Giochi, gareggia con l'Iran del sitting volley e alle Paralimpiadi di Parigi 2024 vive una difficoltà

Morteza Mehrzad (il cui nome completo è Morteza Mehrzadselakjani) è talmente alto che nel Villaggio delle Paralimpiadi di Parigi 2024 è costretto a dormire per terra invece che nel letto. Da diverse ore il campione iraniano di sitting-volley è il protagonista dei Giochi paralimpici francesi, complice la sua altezza di 2.46 metri, una misura che lo classifica come il secondo uomo più alto del mondo, nonché il settimo più alto della storia.

Tuttavia stavolta la notizia non riguarda il suo particolarissimo record o un’incredibile prestazione sportiva, quanto uno spiacevole inconveniente organizzativo. Come ha dichiarato l’allenatore della squadra iraniana a Olympics.com, Hadi Rezaeigarkani, Morteza Mehrzad è costretto a dormire a terra in quanto non è stato pensato di adattare un letto all’esigenze del campione, come invece era accaduto alle Paralimpiadi di Tokyo 2021.

Il coach ha poi aggiunto: “Non ha un letto speciale, ma ha l’obiettivo più importante nella sua mente. Non gli importa se giacerà sul pavimento o se non avrà abbastanza da mangiare. In ogni caso, ha la mente per diventare un campione”.

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Biografia di Morteza Mehrzad

Morteza Mehrzad, il cui nome completo è Morteza Mehrzadselakjani, 36 anni, nacque il 17 settembre 1987 a Chalus (nord dell’Iran) e attualmente è l’uomo più alto nel suo Paese. La sua incredibile altezza è data dalla acromegalia, una rara condizione ormonale che fa crescere parti del corpo in maniera smisurata. Tuttavia a 16 anni la gamba destra smise di crescere a seguito di una caduta di bicicletta, che causò una ferita al bacino.

Mehrzad detiene numerosi titoli, tra cui essere l’atleta più alto di sempre ad aver gareggiato alle Paralimpiadi, contesto nel quale ha già conquistato 2 medaglie d’oro con l’Iran del sitting volley (Rio 2016 e Tokyo 2020), e ora alle Paralimpiadi di Parigi 2024 (qui il programma completo giorno per giorno) è in cerca della tripletta.

Ed è proprio grazie a lui che l’Iran è tornato a imporsi a livello continentale, non solo paralimpico: ad esempio, nel 2018 l’Iran riconquistò il titolo mondiale dopo 8 anni nei Paesi Bassi, battendo i campioni in carica della Bosnia ed Erzegovina per 3 a 0. Alle Paralimpiadi di Rio 2016 invece è risultato il secondo miglior schiacciatore della competizione. Poi è stato nominato Most Valuable Player e Best Spiker a Tokyo 2020 e Best Spiker ai campionati mondiali del 2022.

Tutti questi risultati sono stati possibili grazie alle capacità atletiche di Mehzard: ben 1,96 metri di portata massima nel blocco e 2,30 metri di portata massima nella schiacciata che lo rendono un avversario temibile per qualsiasi avversario.

Eppure non è stato il giocatore iraniano ad avvicinarsi al sitting volley, quanto lo sport a scoprire lui. Fu proprio il coach Hadi Rezaeigarkani a notarlo nel 2011 in un reality show televisivo. Dopo anni di adattamento, nel 2015 fu convocato nella nazionale, per poi partecipare alla sua prima Paralimpiade nel 2016.

“Credo che Morteza abbia trascorso 11 anni nella sua stanza, nella sua casa, senza uscire – ha dichiarato Rezaeigarkani -. Poiché è l’uomo più alto, quando voleva uscire di casa e uscire, sfortunatamente, non era soddisfatto perché così tante persone [lo fissavano]. Ma oggigiorno tutte le persone lo guarderanno come un campione”.

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Ultima modifica: 04/09/2024

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.