Sulla morte di Andrea Purgatori, colpito da tumore, la famiglia ha inviato un esposto per accertare le dinamiche della scomparsa
Andrea Purgatori (Fonte foto: Pagina Facebook Andrea Purgatori)
Il 19 luglio 2023 le cronache italiane hanno registrato la morte di Andrea Purgatori, noto giornalista e sceneggiatore, divenuto celebre per numerose inchieste e reportage, principalmente sul terrorismo internazionale italiano, come il caso Moro e la strage di Ustica. Aveva condotto anche la trasmissione “Atlantide” su La7. Andrea Purgatori è scomparso all’età di 70 anni a causa di una malattia diagnosticata qualche mese fa.
Com’è emerso in questi giorni in seguito alla morte di Andrea Purgatori, al giornalista era stato diagnosticato un tumore ai polmoni circa due mesi fa. Adesso però i familiari vogliono vederci chiaro sulle cause della morte.
Di fatto, come si apprende dal Corriere della Sera, la Procura di Roma sta indagando proprio sulla morte del giornalista (indagini preliminari per l’ipotesi di omicidio colposo), in quanto diagnosi e cure non convincerebbero la famiglia, la quale ha presentato un esposto al Nucleo Antisofisticazione nei confronti della clinica che si è occupata del caso, per sapere se hanno “correttamente individuato il suo male”.
La famiglia ora è rappresentata dall’avvocato Gianfilippo Cau e difesa nel procedimento dai colleghi Alessandro e Michele Gentiloni Silveri. Nella nota diffusa dalla famiglia si legge che si vuole “fare luce sulla correttezza delle diagnosi e delle cure apportate al loro caro, deceduto il 19 luglio 2023 dopo solo due mesi dalla diagnosi iniziale”.
Sui motivi dell’esposto, la famiglia ha spiegato che vuole accertare “la correttezza della diagnosi refertata ad Andrea Purgatori in una nota clinica romana e la conseguente necessità delle pesanti terapie a lui prescritte, e se, a causa dei medesimi eventuali errori diagnostici, siano state omesse le cure effettivamente necessarie”.
Andrea Purgatori è stato un giornalista, un attore, uno sceneggiatore e un conduttore televisivo. Nato il 1° febbraio 1953 a Roma, è scomparso all’età di 70 anni nella Capitale il 19 luglio 2023.
La sua carriera è stata costellata da numerose inchieste e reportage passate alla storia, occupandosi di questioni complesse come la Strage di Ustica. Tra le altre cose, ha ricoperto anche il ruolo di presidente di Greenpeace Italia tra il 2014 e il 2020. Nell’autunno 2022 è stato protagonista della docu-serie Netflix “Vatican Girl” sulla scomparsa di Emanuela Orlandi.
È stato anche molto impegnato nel contesto cinematografico, sia come attore (“Fascisti su Marte”, pellicola di Corrado Guzzanti e Igor Skofic) sia come sceneggiatore (“Il giudice ragazzino” e “L’industriale”).
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Ultima modifica: 21/07/2023