Prima uscita internazionale per gli Azzurri che ai Mondiali di Calcio a 7 per atleti con cerebrolesione conquistano un ottimo quinto piazzamento, battendo nella finale l’Egitto per 7 a 4. “Questo vuol dire che la passione, la voglia di fare e la determinazione ci permettono di andare oltre i limiti di una preparazione ancora un po’ precaria, dovuta ovviamente alla giovane età della nostra disciplina”, ha commentato il presidente FISPES Sandrino Porru in una nota.
Mondiali di Calcio a 7 per atleti con cerebrolesione: tutti i risultati dell’Italia
Il Mondiale di Calcio a 7 per atleti con cerebrolesione è stato diviso in due gironi: nel gruppo A Italia, Corea, Cile e Scozia; nel gruppo B Danimarca, Colombia, Giappone ed Egitto. Per gli Azzurri guidati CT Simone Pajaro l’obiettivo minimo era fare bene e consapevolizzare le proprie potenzialità, visto che è stata la prima competizione internazionale per la Nazionale.
Il debutto però non è stato dei più felici, vista la débâcle contro la Scozia per 6 a 0. Un inizio in salita, diventata ancora più ripida con la sconfitta contro il Cile per 3 a 2, anche se arrivano le prime marcature internazionali firmate da Gianluca Li Vecchi e Simon Canina.
La vittoria non tarda comunque ad arrivare. Nel terzo e ultimo atto conclusivo del girone A infatti gli Azzurri si impongono sulla Corea del Sud per 5 a 0: tripletta di Leonardo Nacci e doppietta di Antonio Marigliano (uno dei gol addirittura di tacco), chiudendo così il girone al terzo posto.
La sfida successiva a eliminazione diretta è contro la quarta classificata del gruppo B, cioè la Danimarca, vinta dalla Nazionale Azzurra con un 2 a 1 che regala la finale del 5°/6° posto (reti di Mattia Martinello e del solito Leonardo Nacci). La finale contro l’Egitto certifica l’ottimo stato di forma della squadra e la terza vittoria consecutiva: la compagine africana viene surclassata per 7 a 4 grazie al poker Antonio Marigliano, alla doppietta Simon Xanina e al gol Gianluca Li Vecchi.
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Mondiali di Calcio a 7 per atleti con cerebrolesione, il commento: “Che bella sorpresa”
“È stato un bel Mondiale con un’ottima conclusione per essere la prima esperienza iridata – ha commentato a margine della finale il CT Pajaro -. Essendo nuovi come gruppo, abbiamo lavorato con tanto cuore e tanta testa. Dobbiamo crescere ancora tecnicamente e a livello tattico, ma abbiamo tempo. Essere qui ci è servito per farci trovare pronti ai prossimi eventi e a far capire ai ragazzi cosa vuol dire partecipare ad un Mondiale, perché alcuni di loro arrivavano da tanti anni senza fare attività ed altri aspettavano da lungo tempo questo torneo. Bravi ragazzi, ci hanno messo tutto quello che potevano dare e siamo contenti. È stato un torneo molto impegnativo perché ci sono squadre molto preparate e pronte. La base di partenza è buona, ora dobbiamo lavorare, lavorare e lavorare”.
Un bilancio simile viene espresso anche dal presidente FISPES Porru: “Sono felicissimo per questo esordio di carattere internazionale che ci ha regalato una bella sorpresa da parte di un gruppo che inizialmente pensavamo fosse una squadra materasso, ma in realtà così non si è rivelato. Questo vuol dire che la passione, la voglia di fare e la determinazione ci permettono di andare oltre i limiti di una preparazione ancora un po’ precaria, dovuta ovviamente alla giovane età della nostra disciplina. Credo che sia stato un test importante non solo per il risultato in un Campionato mondiale di questo livello, ma soprattutto per far capire al nostro mondo del calcio per atleti con cerebrolesione qual è la strada da intraprendere insieme. Auspico che questa esperienza abbia un impatto ancora maggiore nella costruzione di club in Italia e soprattutto nella rivitalizzazione del campionato italiano”.
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