Michela Murgia ha svelato di aver ricevuto una diagnosi di tumore al rene, e le resterebbero pochi mesi di vita. Ecco cosa sappiamo
Il 6 maggio 2023, in una lunga intervista concessa ad Aldo Cazzullo su Il Corriere della Sera, la scrittrice e autrice Michela Murgia ha raccontato la sua malattia, un tumore al rene, in concomitanza con la presentazione del suo ultimo libro, “Tre Ciotole“, che si apre proprio raccontando la diagnosi di un male incurabile.
“Se è autobiografico? È pedissequo – ha spiegato al Corriere -. È il racconto di quello che mi sta succedendo, diagnosi compresa. Un carcinoma renale al quarto stadio, da qui non si torna indietro […] L’obiettivo non è sradicare il male, è tardi, ma guadagnare tempo. Mesi, forse molti”. Purtroppo la diagnosi è stata corretta. Alla fine Michela Murgia è morta a Roma nella sera del 10 agosto 2023 all’età di 51 anni.
Il tumore al rene è dovuto alla proliferazione incontrollata di cellule che rivestono l’interno delle formazioni tubulari, i tubuli renali. Secondo Humanitas, il tumore al rene rappresenta circa il 3% di tutti i tumori.
In base ai dati AIRC invece, i tumori ai reni rappresentano, insieme a quelli delle vie urinarie, una proporzione variabile tra il 2 e il 5%. Inoltre AIRTUM parla di 13.500 nuove diagnosi all’anno. Il rischio di avere un tumore al rene è maggiore per gli uomini, e le probabilità aumentano in età avanzata, spesso con un picco di insorgenza intorno ai 70 anni.
In genere il tumore al rene è asintomatico, per cui non ci sono sintomi specifici da riscontrare durante l’emersione della patologia. Per questo motivo la diagnosi è accidentale, in quanto può emergere durante controlli di altro tipo. Ci sono comunque alcuni segnali che possono confermare la diagnosi, e che parlano di una malattia in fase avanzata:
Prima di continuare, rammentiamo che questo articolo ha scopo puramente informativo e che non sostituisce il parere di un medico o di uno specialista. Per qualsiasi informazioni su terapie e trattamenti, rivolgersi sempre a una figura medica preposta.
In merito alla malattia, Michela Murgia ha fatto sapere si sta curando “con un’immunoterapia a base di biofarmaci. Non attacca la malattia: stimola la risposta del sistema immunitario”. Tradotto: si cerca di guadagnare tempo. L’operazione invece “non avrebbe senso. Le metastasi sono già nei polmoni, nelle ossa, al cervello”.
In effetti la chirurgia è il trattamento base per contrastare il tumore al rene, in particolare esportando l’intero organo. In altri casi però si può optare per la chirurgia conservativa, cioè viene rimosso solo il tumore, ma solo quando le neoplasie sono di piccole dimensioni. Esiste anche la terapia focale, cioè l’ablazione della massa tumorale usando il freddo o il caldo. In genere comunque questa malattia può essere trattata con terapie a bersaglio molecolare e immunoterapia.
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Ultima modifica: 11/08/2023