L’importante rivista “Cell” pubblica questo studio svolto dai ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston negli Stati Uniti.
La sclerosi multipla è una malattia del sistema nervoso centrale ed è causata dalla degenerazione della mielina, una guaina che protegge ed isola i neuroni, le cellule celebrali, compromettendo la loro capacità di trasmissione degli impulsi che provengono dal cervello e viceversa. Dal punto di vista clinico, è possibile accertarla da una ampia varietà di segnali e sintomi manifestati di tipo neurologico. I sintomi associati più frequenti sono il disturbo della vista, dei movimenti, della sensibilità, difficoltà nella parola, disturbi provocati all’intestino e alla vescica, perdità di sensibilità nell’area genitale, una ridotta capacità di attenzione e apprendimento, uno stato depressivo accentuato.
Uno degli autori dello studio, il Prof. Francisco Quintana, dice: “ La sclerosi multipla è causata da un mix di fattori genetici e ambientali. Negli ultimi dieci anni però gli studi sulle cause si sono concentrati principalmente sulla genetica. Oggi sappiamo che i sintomi variano da stagione a stagione e in inverno questi si attenuano. Partendo da questa osservazione abbiamo voluto indagare quali fattori ambientali influenzano questo processo.”
Per riuscire a capire che l’aumento o la diminuzione dei sintomi dipendeva dalla produzione di melatonina, i ricercatori hanno analizzato 140 pazienti affetti da sclerosi multipla recidivante remittente (SMRR), che è la forma più frequente della patologia. I casi di SMRR sono circa l’85% di tutte le forme di sclerosi multipla diagnosticate. Nei pazienti con SMRR, i sintomi tendono a comparire e scomparire, con episodi alternanti di remissione e recidive. Il motivo dell’andamento dei sintomi è dato dal fatto che la melatonina è in grado di controllare il sistema immunitario evitando in questo modo l’attacco alla mielina, la cui funzione è quella di aumentare la velocità di conduzione dei messaggi, quali l’impulso nervoso o il potenziale d’azione. Nei nervi le fibre mielinizzate sono più rapide delle altre.
La melatonina non è di sicuro la soluzione finale contro l’aggravamento dei sintomi della sclerosi multipla, anche perché è un prodotto da banco facilmente trovabile in farmacia con anche diversi effetti collaterali. Questo studio può essere solo l’inizio per trovare sostanze simili ed utili in futuro per una cura più mirata.
Ultima modifica: 08/03/2020