Basket in carrozzina alle Paralimpiadi: storia e medagliere Italia

Redazione:

La prima apparizione del Basket in carrozzina risale alle Paralimpiadi di Roma 1960, i primi storici Giochi dove andarono in scena 8 sport adattati per le persone con disabilità. Rispetto alla controparte olimpica non ci sono grandi differenze, a parte alcune regole sul palleggio e alla presenza in campo delle carrozzine.

Nel corso del tempo il Basket in carrozzina è riuscito a ottenere una grande popolarità in tutto il mondo. Attualmente, la squadra in cima al medagliere è quella degli Stati Uniti d’America, mentre al momento l’Italia non è riuscita a conquistare nemmeno una medaglia.

All’interno di questa guida scopriamo brevemente la sua storia, quali sono le edizioni dei Giochi paralimpici nei quali è apparsa e quali sono le nazioni che sono riuscite a conquistare almeno una medaglia durante le gare paralimpiche.

Storia del basket in carrozzina

Il Basket in carrozzina è presente nel programma delle Paralimpiadi fin dalla prima edizione, ma questo sport è stato utilizzato fin dai Giochi di Stoke Mandeville del dottor Ludwig Guttmann. Inizialmente conosciuto come netball in carrozzina, la disciplina riuscì a evolversi in quello che poi diventerà a tutti gli effetti la pallacanestro in carrozzina.

Negli USA questo sport si è evoluto in maniera impressionate, forte anche del fatto che la pallacanestro è sport nazionale. Alcuni ospedali del Paese infatti misero su anche delle vere e proprie squadre da far competere tra loro. All’inizio scendevano in campo solo atleti maschi, poi le donne vennero integrate in squadre miste fino ad arrivare alla stagione 1973-74, quando venne disputata la prima partita tra squadre femminili.

Classificazioni funzionali nel basket in carrozzina

Le classificazioni funzionali sono comprese tra un range di 1 (atleti con una disabilità più invalidante) a 4.5 (atleti con una disabilità meno invalidante). Ogni quintetto schierato sul campo deve mantenere il punteggio complessivo di 14.5, che diventano 14 in ambito paralimpico.

Basket in carrozzina alle Paralimpiadi estive

Di seguito i medaglieri delle Paralimpiadi di Roma 1960 e Tokyo 1964:

Anno – CLASSE AOROARGENTOBRONZO
1960 Roma
Stati Uniti
Gran BretagnaIsraele
1964 Tokyo
Stati Uniti
Gran BretagnaIsraele

Anno – CLASSE BOROARGENTOBRONZO
1960 Roma
Stati Uniti
Paesi BassiGran Bretagna
1964 Tokyo
Stati Uniti
ArgentinaIsraele

Di seguito i medaglieri delle edizioni successive fino a Tokyo 2020:

Anno – SQUADRA MASCHILEOROARGENTOBRONZO
1968 Tel AvivIsraeleStati UnitiGran Bretagna
1972 HeidelbergStati UnitiIsraeleArgentina
1976 TorontoStati UnitiIsraeleFrancia
1980 ArnhemIsraelePaesi BassiStati Uniti
1984 Stoke Mandeville – New YorkFranciaPaesi BassiSvezia
1988 SeulStati UnitiPaesi BassiFrancia
1992 BarcellonaPaesi BassiGermaniaFrancia
1996 AtlantaAustraliaGran BretagnaStati Uniti
2000 SidneyCanadaPaesi BassiStati Uniti
2004 AteneCanadaAustraliaGran Bretagna
2008 PechinoAustraliaCanadaGran Bretagna
2012 LondraCanadaAustraliaStati Uniti
2016 RioStati UnitiSpagnaGran Bretagna
2020 TokyoStati UnitiGiapponeGran Bretagna

Di seguito i medaglieri aggiornati alle Paralimpiadi di Tokyo 2020:

Anno – SQUADRA FEMMINILEOROARGENTOBRONZO
1968 Tel AvivIsraeleArgentinaStati Uniti
1972 HeidelbergArgentinaGiamaicaIsraele
1976 TorontoIsraeleGermania OvestArgentina
1980 ArnhemGermania OvestIsraeleStati Uniti
1984 Stoke Mandeville – New YorkGermania OvestIsraeleGiappone
1988 SeulStati UnitiGermania OvestPaesi Bassi
1992 BarcellonaCanadaStati UnitiPaesi Bassi
1996 AtlantaCanadaPaesi BassiStati Uniti
2000 SidneyCanadaAustraliaGiappone
2004 AteneStati UnitiAustraliaCanada
2008 PechinoStati UnitiGermaniaAustralia
2012 LondraGermaniaAustraliaPaesi Bassi
2016 RioStati UnitiGermaniaPaesi Bassi
2020 TokyoPaesi BassiCinaStati Uniti

Medagliere complessivo del basket in carrozzina alle Paralimpiadi estive

Di seguito il medagliere aggiornato alle Paralimpiadi di Tokyo 2020:

POSIZIONE (dal 1960 al 1964)PAESEOROARGENTOBRONZOTOTALE
1USA4004
2Gran Bretagna0213
3Argentina0101
4Paesi Bassi0101
5Israele0033
I risultati di questo medagliere tengono in considerazione le gare degli uomini dalle Paralimpiadi di Roma 1960 e alle Paralimpiadi di Tokyo 1964

POSIZIONE UOMINI (dal 1968 al 2020)PAESEOROARGENTOBRONZOTOTALE
1Stati Uniti51410
2Canada3104
3Australia2204
4Israele2204
5Paesi Bassi1405
6Francia1034
7Gran Bretagna0156
8Germania0101
9Giappone0101
10Spagna0101
11Argentina0011
12Svezia0011
I risultati di questo medagliere tengono in considerazione le gare degli uomini dalle Paralimpiadi di Tel Aviv 1968 alle Paralimpiadi di Tokyo 2020

POSIZIONE DONNE (dal 1968 al 2020)PAESEOROARGENTOBRONZOTOTALE
1Stati Uniti 4149
2Germania3407
3Canada3014
4Israele2215
5Paesi Bassi1146
6Argentina1113
7Australia0314
8Cina0101
9Giamaica0101
10Giappone0022
I risultati di questo medagliere tengono in considerazione le gare delle donne dalle Paralimpiadi di Tel Aviv 1968 alle Paralimpiadi di Tokyo 2020

POSIZIONE (medagliere complessivo)PAESEOROARGENTOBRONZOTOTALE
1Stati Uniti132823
2Canada6118
3Israele44412
4Germania3508
5Paesi Bassi26412
6Australia2518
7Argentina1225
8Francia1034
9Gran Bretagna0369
10Giappone0123
11Cina0101
12Giamaica0101
13Spagna0101
14Svezia0011
I risultati di questo medagliere tengono in considerazione le gare complessive dalle Paralimpiadi di Roma 1960 alle Paralimpiadi di Tokyo 2020

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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