Mancano poche settimane all’inizio della Maturità 2024, e il mese di maggio diventa cruciale per prepararsi al meglio all’Esame di Stato. Questa preparazione riguarda tutti gli studenti, anche quelli con disabilità, che dovranno affrontare prove scritte e orali per ottenere il famoso “pezzo di carta”.
Tuttavia gli studenti con determinate disabilità possono avere percorsi e strumenti diversi verso la conquista del diploma di maturità, come disciplinato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. In questo approfondimento, diamo una panoramica generale di cosa bisogna sapere per affrontare la Maturità senza problemi.
Come funziona la Maturità 2024 per una persona con disabilità?
In linea generale, l’accesso di una persona con disabilità alla Maturità 2024 è disciplinato dal decreto legislativo n.62 del 2017. In soldoni, il Consiglio di Classe stabilisce le tipologie di prove di esame a seconda di quanto viene previsto dal Piano Educativo Individualizzato (PEI), stabilendo dunque se vi è la necessità di prevedere prove equipollenti, cioè prove differenziate che si basano sulla valutazione di alcuni elementi del candidato, come l’autonomia e l’eventuale necessità di un’assistenza.
È possibile inoltre assegnare del tempo aggiuntivo allo studente durante le prove della Maturità, che può variare in base alla tipologia di disabilità. Questo tempo in più viene dato principalmente per le prove scritte, che non consiste però in giorni extra. Tuttavia, in casi eccezionali, vengono previste prove equipollenti per più giorni.
Qualora gli studenti con disabilità non dovessero prendere parte agli esami o non dovessero sostenere una o più prove, viene comunque rilasciato un attestato di credito formativo, come disciplinato dall’articolo 20, comma 5, del decreto legislativo 62/2017.
In sede di scrutinio finale, il Consiglio di Classe attribuisce per il terzultimo e penultimo anno un credito scolastico in base alla votazione riferita al PEI. Infine nel diploma non viene fatta alcuna menzione dello svolgimento delle prove equipollenti.
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Come funziona la Maturità 2024 per gli studenti ciechi e ipovedenti?
Come detto precedentemente, l’esame di Maturità 2024 può variare a seconda della disabilità dello studente in questione. Ad esempio nel caso di un candidato cieco sappiamo che i testi della prima e della seconda prova sono trasmessi dal Ministero in codice Braille.
Nel caso in cui lo studente non conoscesse questo linguaggio, ha la possibilità richiedere formati audio o testuali per la comprensione di quanto trascritto. Addirittura possono essere autorizzati altri ausili idonei alla prova, che magari sono già stati adoperati durante l’anno scolastico appena passato.
Gli studenti ipovedenti invece hanno i testi della prima e della seconda prova trasmessi in base alle conformità delle richieste specifiche fatte dalle scuole: per esempio, possono richiedere che il testo della prova abbia dimensioni maggiori del carattere o impostazioni diversi nell’interlinea.
Come funziona la Maturità 2024 per gli studenti con DSA e BES?
In base all’ordinanza ministeriale n.55 del 22 marzo 2024 del Ministero dell’Istruzione e del Merito, gli studenti con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) sono ammessi a sostenere l’Esame di Stato in base a quanto indicato dal Piano Didattico Personalizzato (PDP), con il quale vengono individuate le modalità di esecuzione delle prove da parte del candidato.
In poche parole, gli studenti con DSA possono utilizzare gli strumenti che sono ascritti all’interno del PDP, come dispositivi per ascoltare i testi delle prove scritte. Anche in questo caso, è possibile avere più tempo per lo svolgimento delle prove scritte.
Chi invece rientra nello spettro più ampio degli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES), può usare gli strumenti compensativi già previsti per le verifiche in corso durante l’anno o comunque funzionali allo svolgimento d’esame, senza che questi pregiudichino la validità delle prove scritte.
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