La Camera dà il primo Sì per rendere la maternità surrogata reato universale. Ora manca l'approvazione del Senato. Come cambia la legge?
Il reato di maternirà surrogata diventa universale, cioè la pratica viene perseguita anche se commessa all’estero. Il primo Sì alla Camera è arrivato con 166 favorevoli, 109 contrari e 4 astenuti. Una normativa che porta il nome di legge Varchi, dalla prima firmataria Maria Carolina Varchi, a opera di Fratelli d’Italia. In Italia questo precedimento è già vietato dal 2004, mentre è consentita in alcuni Stati all’estero.
Tenendo in considerazione che per ora la normativa deve essere vagliata dal Senato a settembre prossimo, la proposta di legge amplierebbe il divieto per le coppie di usufruire della pratica di gestazione per altri anche all’estero.
L’illegalità della pratica era già stata definita dalla Legge 40, che disciplina la procreazione assistita: il reato è punibile con “la reclusione da 3 mesi a 2 anni e con la multa da 600mila a un milione di euro”.
Come spiega però l’Agenzia d’Informazione, la Camera ha approvato un emendamento presentato da Augusta Montaruli di FdI, che comunque non preclude la possibilità di adottare figli nati con fecondazione eterologa o maternità surrogata all’estero.
In attesa di scoprire cosa deciderà il Senato, facciamo un breve ripasso. Per maternità surrogata (o surrogazione di maternità o gravidanza surrogata) si intende l’atto di una donna di portare avanti contrattualmente una gravidanza per conto di terzi: la prima è definita madre surrogata, mentre i terzi sono i genitori intenzionali o committenti. Nel linguaggio sociale e politico viene indicato come “utero in affitto“. Esistono due pratiche:
La normativa che disciplina la maternità surrogata è la legge n.40 del 2004, e rende questa pratica vietata e sanzionabile penalmente. All’articolo 12 del comma 6 si legge che “chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro”. Oltretutto l’Italia non riconosce facilmente la genitorialità di un bambino nato da surrogazione.
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Ultima modifica: 27/07/2023