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Marco Santagata scompare a 73 anni: chi era lo scrittore

Marco Santagata si è spento nell'ospedale di Pisa all'età di 73 anni, dov'era ricoverato in coma irreversebile. Ecco chi era lo scrittore

Dopo una lunga lotta contro una malattia oncologica, aggravata dal Covid, Marco Santagata è scomparso nell’ospedale di Pisa all’età di 73 anni. Scrittore, accademico e critico letterario, Santagata era stato ricoverato a seguito del peggioramento delle sue condizioni di salute dovute al nuovo Coronavirus. Era in coma irreversibile.

Chi era Marco Santagata?

Marco Santagata è nato a Zocca (Modena) il 28 aprile 1947 ed è stato uno dei più importanti studiosi a livello internazionale di lirica classica, Petrarca e Dante. La sua carriera è iniziata nel 1996, ed è costellata da numerosi riconoscimenti di stampo nazionale. Basti ricordare la vittoria del Premio Campiello nel 2012 con “Il maestro dei santi pallidi” e l’onorificenza del Premio Strega nel 2015 con “Come donna innamorata”.

Secondo Repubblica, lo scrittore aveva appena consegnato all’editore Guanda un nuovo romanzo su Dante, in uscita nella primavera 2021 e di cui ancora non si conosce il titolo.

Già nei giorni scorsi, il figlio Andrea su Facebook non aveva lasciato spazio a grandi speranze per la guarigione del padre: “A nome di tutta la mia famiglia, vi ringraziamo per i tantissimi messaggi di stima e di affetto che stiamo ricevendo. Marco Santagata versa purtroppo attualmente in gravi e irreversibili condizioni presso l’ospedale di Pisa. Ancora grazie per la vostra vicinanza“.

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Ultima modifica: 09/11/2020

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.