Manuel Zoppellaro è un atleta amputato alla gamba in seguito ad un incidente stradale ed è diventato un campione della Spartan Race, una sorta di corsa campestre ad ostacoli. Questa la sua storia
“Dopo sette interventi di pulizia – prosegue Manuel Zoppellaro – dovevo entrare in sala operatoria per l’ottavo però il giorno prima è venuto l’ortopedico dicendomi che quel giorno non sarei entrato per una semplice pulizia ma che avrei subito l’amputazione della gamba in quanto l’infezione non era debellabile.”
“Oggi, a distanza di cinque anni, posso dire che ho avuto un bellissimo percorso e che sono contento di essere stato amputato perché le condizioni della mia gamba erano davvero terribili mentre oggi con la protesi o con il semplice ausilio delle stampelle riesco ad avere una vita straordinaria…”
“Da amputato il primo sport che ho fatto è stato il funzionale con il mio coach, che è anche un mio amico e che è un istruttore funzionale: abbiamo lavorato all’inizio sulla mobilità, sull’equiibrio, sulla forza e sulla resistenza; quindi l’uscita in stampelle, ho iniziato camminando per avere autonomia sulle spalle, sulle braccia e sulle mani che è la cosa più difficile da acquisire…l’autonomia sulle mani piuttosto che sulla gamba”.
“Con il mio coach abbiamo deciso di intraprendere le Spartan Race perché l’allenamento che facevo non era la corsa – spiega Manuel Zoppellaro – Mi sono messo alla ricerca su internet di un prodotto che non fossero le classiche stampelle perché avevo male alla schiena…mille dolori e mille problematiche…quindi mi sono messo su internet alla ricerca di un prodotto migliore e ho conosciuto queste stampelle!”
“Ho iniziato a correre con le Tompoma ed è stato veramente un passo importante proprio per una questione fisica, per il sovraccarico delle spalle, delle braccia, delle mani e per la postura in corsa…veramente il salto di qualità è stato grande…”
“Sono definite OCR, obstacle course race, delle corse ad ostacoli. C’è un percorso ad ostacoli che varia, lo Spartan, che è il brand di queste OCR ha tre categorie:
“Ogni tanto si incontra un ostacolo, possono essere degli equilibri, dei trasporti o degli ostacoli veri e propri tipo delle pareti oblique da superare o delle pareti alte 2.5 mt sui cui ci si deve arrampicare e saltare piuttosto che le strutture aeree dove uno si appende e deve fare tutto questo tragitto aereo, oppure delle piramidi piuttosto che dei passaggi in acqua, nei fiumi, nel mare, nel lago, filo spinato…c’è tanto fango e si incontrano dei tracciati dove vengono scavati e bagnati, ti fanno passare sotto il filo spinato, dentro queste pozze in modo che ti infanghi completamente fino alla testa ed è questa una delle caratteristiche di queste gare…proprio la corsa nel fango, le mud run vengono anche chiamate”.
“La mia Tompoma ideale…ho messo questi adesivi perché a me gli adesivi piace cambiarli: sono partito con il mimetico perché le Tompoma hanno infinite personalizzazioni, sono partito con il mimetico perché sento che mi appartiene di più però sono anche uno a cui piacciono i colori, mi piace cambiare quindi ogni certo numero di mesi quando mi stufo cambio la pellicola e abbiamo un nuovo look per le Tompoma…”
“In futuro – conclude Manuel Zoppellaro – abbiamo il progetto di chiudere il Trifecta, che significa in un anno fare una Super, una Sprint e una Beast. Ma ad oggi non ho ancora autonomia per fare 22 km e stiamo lavorando per questo…per quest’anno non lo so ma vediamo per il 2019 di concludere un Trifecta…”
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Ultima modifica: 17/02/2020