La manovra finanziaria, comprensiva dei recenti emendamenti, è all’esame delle camere in attesa dell’approvazione finale. Ecco come si presenta nei confronti del mondo delle persone disabili.
Con la recente manovra finanziaria, e gli emendamenti a getto continuo che di volta in volta aggiungono o tolgono, l´attuale Governo è riuscito a condurre in porto un´impresa disperata: scontentare tutti. E´ insoddisfatta la Confindustria (ora con le ultime modifiche un po´ meno), ma lo sono anche i sindacati. Piangono i dipendenti pubblici costretti al contributo di solidarietà, ma non hanno di che sorridere neanche quelli privati che intravedono nel loro orizzonte un possibile licenziamento “concordato” tra impresa e sindacato. Si ribellano province e comuni ai tagli e alle soppressioni previsti per i loro organici, si preoccupano le donne per l´allungamento dell´età pensionabile, sono scontenti i cittadini che vedono diminuire le deduzioni e le detrazioni fiscali, sono un po´ seccati i “ricchi” che vedono tassato con un 3% aggiuntivo il loro reddito eccedente i 300.000 euro, preoccupati sia i commercianti che i consumatori per l´aumento dell´Iva dal 20 al 21% (che secondo le unioni consumatori potrebbe portare una diminuzione dei consumi del 2%) e, sicuramente, hanno di che preoccuparsi anche le persone con disabilità.
L´art. 17 del decreto legge 13 agosto 2011 nel comma 1 lettera C recita:
“ai fini di controllo e razionalizzazione della spesa sostenuta direttamente dal Servizio sanitario nazionale per l’acquisto di dispositivi medici, in attesa della determinazione dei costi standardizzati……………e sulla base dei dati raccolti nella banca dati per il monitoraggio dei consumi dei dispositivi medici direttamente acquistati dal Servizio sanitario nazionale………………………dal 1° gennaio 2013 la spesa sostenuta dal Servizio sanitario nazionale per l’acquisto di detti dispositivi, ……………………………….compresa la spesa relativa all’assistenza protesica, è fissata entro un tetto a livello nazionale e a livello di ogni singola regione, ……………….. Ciò al fine di garantire il conseguimento degli obiettivi di risparmio programmati……… Le regioni monitorano l’andamento della spesa per acquisto dei dispositivi medici: l’eventuale superamento del predetto valore è recuperato interamente a carico della regione attraverso misure di contenimento della spesa sanitaria regionale o con misure di copertura a carico di altre voci del bilancio regionale. Non è tenuta al ripiano la regione che abbia fatto registrare un equilibrio economico complessivo;”
Non è chiara la definizione dei tetti di spesa stabiliti dalla manovra finanziaria in relazione all´acquisto dei dispositivi medici e all´assistenza protesica, ma il riferimento e l´inclusione di questa voce in una manovra di contenimento delle spese evidentemente non fa ben sperare…., così come l´introduzione di nuove misure di compartecipazione sull´assistenza farmaceutica e sulle altre prestazioni erogate dal servizio sanitario nazionale previste alla lettera D dello stesso comma.
“Le misure di compartecipazione sono aggiuntive rispetto a quelle eventualmente già disposte dalle regioni e sono finalizzate ad assicurare, nel rispetto del principio di equilibrio finanziario, l’appropriatezza, l’efficacia e l’economicità delle prestazioni.
L´art. 18 del decreto legge 13 agosto 2011 nel comma 22 introduce la possibilità che sia l´INPS, su richiesta della regione, e non più l´ASL a riconoscere in prima istanza l´invalidità civile, la cecità civile, la sordità, l´handicap o la disabilità.
Poi, sempre in materia previdenziale (ed assistenziale) l´art. 38 della manovra finanziaria dispone che per l´avvio del ricorso contro l´esito negativo di un verbale in materia di invalidità o di handicap…………. sia necessario il parere di un consulente tecnico (accertamento tecnico preventivo obbligatorio).
L´art. 19 della manovra finanziaria introduce, nel comma 11, l´obbligo di inserimento di un medico INPS, in pratica un ispettore, per l´accertamento dell´handicap.
“Le commissioni mediche di cui all’articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nei casi di valutazione della diagnosi funzionale costitutiva del diritto all’assegnazione del docente di sostegno all’alunno disabile, sono integrate obbligatoriamente con un rappresentante dell’INPS, che partecipa a titolo gratuito.”
La legge di stabilità finanziaria (15 luglio 2011 n. 111, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2011 n. 98) introduce riduzioni del 5% (nel 2013) e del 20% (nel 2014) nelle agevolazioni fiscali e questo si tradurrà in minori detrazioni non solo per spese mediche o medicinali ma anche per l´acquisto di protesi o veicoli o comunque ausili per persone disabili, o per le spese per badanti o altro personale di assistenza domiciliare (ad es. infermieri o terapisti) con buona pace delle persone disabili e delle loro famiglie.
Alla fine di tutto verrebbe da chiedersi: ma i nostri governanti sanno che queste persone in Italia sono circa 10 milioni (di cui verosimilmente 2/3 votanti)?
Ultima modifica: 08/03/2020