Come potrebbero cambiare gli stipendi con la Manovra 2025? Scopriamo lo scenario con la riforma iperf e il taglio del cuneo fiscale
Con l’approvazione del disegno di legge di bilancio da parte del Consiglio dei Ministri, il percorso della Manovra 2025 si avvia verso la fase conclusiva. Uno degli argomenti di maggiore interesse sono gli stipendi, e soprattutto come cambieranno in funzione del taglio del cuneo fiscale, della riforma IRPEF e non solo.
Il taglio del cuneo fiscale è un indicatore percentuale che determina il rapporto tra tutte le imposte sul lavoro e il costo del lavoro totale: in sostanza, si tratta di una riduzione delle imposte e dei contributi al fine di aumentare l’importo netto in busta paga.
Prima dell’approvazione da parte del CdM, le ipotesi più gettonate sul taglio del cuneo fiscale in Manovra 2025 riguardavano la possibilità di ridurre i contributi dal 9 al 7% per i lavoratori dipendenti con un reddito fino a 25mila euro lordi, e del 65 per i redditi tra i 25mila e i 35mila euro, così da mettere 100 euro in più in busta paga.
Dopo l’approvazione invece, come spiega SKYTG24, è emerso l’obiettivo di rendere il taglio strutturale. Inizialmente dovrebbe riguardare un taglio contributivo per i redditi fino a 20mila euro, poi dovrebbe trasformarsi in fiscale, con un aumento delle detrazioni per i redditi fino a 35mila euro. Poi scatterebbe un decalage fino a 40mila euro.
Anche la Riforma IRPEF sarà strutturale, e promette di abbandonare definitivamente gli attuali quattro scaglioni, confermando le tre fasce avute durante tutto il 2024. È quanto emerge dalla Manovra 2025, che vuole cambiare le regole del gioco. Come ricorda Fiscoetasse infatti, lo schema attualmente strutturale è il seguente:
Nel 2024 queste quattro fasce sono state ridotte a tre:
Con la prossima Legge di Bilancio, il governo punta a rendere strutturale questo cambiamento, che per ora era previsto solo per il 2024.
La Manovra 2025 potrebbe influenzare gli stipendi anche attraverso bonus e benefit. In particolare, è confermata l’intenzione di ampliare il Bonus Mamme Lavoratrici, allargando la platea delle beneficiarie anche alle lavoratrici autonome con 2 o 3 figli. Infine saranno confermati anche i fringe benefit, i cui importi saranno maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri.
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Ultima modifica: 17/10/2024