Manovra 2025 e stipendi: cosa cambia con la Legge di Bilancio

Redazione:

Con la Manovra finanziaria 2025, gli stipendi aumenteranno? Sarebbe questa la direzione del governo, che vuole migliorare lo stipendio netto dei lavoratori. Purtroppo però non tutte le ipotesi al vaglio dell’Esecutivo potranno essere inserite all’interno della prossima Legge di Bilancio, ma ci sono già parecchie ipotesi su cosa potrebbe esserci al suo interno.

Come potrebbero cambiare gli stipendi con la Manovra 2025?

La politica dell’Esecutivo è abbastanza chiara: al centro ci sono le famiglie, il contrasto alla natalità e le sfide del welfare. Tutte argomentazioni che stanno portando il governo a varare una Legge di Bilancio che preveda un buon taglio del cuneo fiscale e non solo, con la possibilità di aumentare gli stipendi netti dei lavoratori.

Tra le varie riforme che potrebbero essere inserite nella Manovra finanziaria 2025, abbiamo il rinforzo dell’Assegno Unico, magari evitando che tale misura pesi sul calcolo ISEE, introducendo altre specifiche per i figli o prevedendo una soglia di reddito. Si punta anche a far pagare meno tasse a chi ha più figli attraverso il quoziente familiare.

Si parla molto anche del Bonus Mamme, che potrebbe essere confermato e, addirittura, migliorato: secondo l’agenzia DIRE, questa misura – approvata per il primo anno nel 2024 con formula sperimentale – potrebbe essere estesa anche alle lavoratrici a partita Iva con almeno due figli.

E ancora, per quanto riguarda gli stipendi dei lavoratori, la grande misura per la Manovra su cui si dibatte molto – e che sembra quasi definitiva – è il taglio del cuneo fiscale: in base a quanto è stato scritto da Fanpage, il taglio del cuneo fiscale potrebbe comportare una riduzione dei contributi dal 9 al 7% per i dipendenti con un reddito fino a 25mila euro lordi, e del 6% per i redditi tra 25mila e 35mila euro, con una somma guadagnata in più che si aggirerebbe attorno ai 100 euro al mese.

Un’altra operazione che viene data per certa nella Manovra finanziaria 2025, in termini di aumento degli stipendi, è la Riforma IRPEF: si punta a rimodulare l’aliquota al 33% per i redditi da 28mila a 60mila euro, del 23% per i redditi fino ai 28 mila euro, e del 43% per i redditi oltre i 60mila euro. Inoltre il governo pensa alla possibilità di allargare la no-tax area a chi presenta redditi inferiori ai 12mila euro.

Al momento si pensa anche alla possibile estensione della Flat Tax per le partite iva e gli autonomi, finora garantita ai chi ha redditi fino a 85mila euro, ma che potrebbe salire a 90-95mila.

Infine, come rivela Fanpage, potrebbero cambiare alcuni scenari nel campo del lavoro: il TFR potrebbe essere trasferito automaticamente nei fondi pensione; potrebbe esserci una riduzione delle tasse sui premi aziendali (dal 10% al 5%); potrebbe essere alzata la soglia dei fringe benefit esentasse per i dipendenti senza figli.

Quando verrà approvata la Manovra di bilancio 2025?

Sono diverse le giornate chiave che porteranno il governo all’approvazione della prossima Legge di Bilancio, che deve avvenire tassativamente entro il 31 dicembre 2024, in quanto deve entrare in vigore il 1° gennaio 2025. Innanzitutto, dopo il passaggio del Piano strutturale di Bilancio, la data più importante è quella del 27 settembre 2024, per la redazione del NADEF.

Invece il 15 ottobre 2024 è fondamentale in quanto l’Italia dovrà inviare alla Commissione europea il Documento programmatico di bilancio. Cinque giorni dopo dovrebbe invece arrivare in Parlamento il disegno della Legge di bilancio. Infine il 30 novembre 2024 dovrebbe arrivare il parere definitivo dell’Europa sulla nostra Manovra.

Leggi anche: Manovra 2025, quali sono i bonus a rischio con la Legge di Bilancio?

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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