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Manovra 2025: ipotesi su cosa contiene e quando esce Legge di Bilancio

Redazione:

Ed è già tempo di pensare alla Manovra finanziaria 2025, nota anche come Legge di Bilancio, normativa fondamentale per l’Italia in quanto è necessaria per approvare il bilancio dello Stato. L’attuale governo, alla sua terza manovra, sta varando le prime misure che potrebbero entrare nel testo di fine anno, a cominciare dal tema dei bonus fino ad arrivare alla Pubblica Amministrazione.

Finora ci sono solo rumors e dichiarazioni ad accompagnare le misure che potrebbero essere contenute nel documento finale. Proviamo a elencare quelli che sono gli elementi che in futuro potrebbero essere inseriti nella Legge di Bilancio 2025.

Come e quando viene approvata la Legge di Bilancio?

Prima di scoprire i dettagli della Manovra 2025, facciamo un breve ripasso. La Legge di Bilancio è un percorso a scaglioni, dove ci sono diverse date da rispettare per essere approvata definitamente prima della fine dell’anno.

Innanzitutto entro il 20 settembre 2024 il governo deve inviare al Parlamento, e successivamente alla Commissione Europea, il Piano strutturale di Bilancio (PSB) a medio termine, nel quale vengono indicate le politiche di spesa, le coperture e le riforme da attuare.

Poi il 27 settembre 2024 sarà il turno dell’aggiornamento al Documento di economia e finanza, noto anche come Nadef. Inoltre entro il 15 ottobre 2024 la Commissione europea dovrà ricevere il Documento programmatico di bilancio, con le indicazioni sui saldi e le misure previste per la prossima Manovra.

Invece tra poco più di un mese, precisamente il 20 ottobre 2024, il disegno della Legge di Bilancio dovrà arrivare al Parlamento. Nel mentre, il 30 novembre 2024 dovrebbe arrivare il parere dell’Europa in merito alla Manovra 2025. Infine il testo definitivo deve essere approvato entro il 31 dicembre 2024, mentre il 1° gennaio 2025 entrerà ufficialmente in vigore.

Manovra 2025: cosa potrebbe esserci nella Legge di Bilancio?

La prima scadenza della Legge di Bilancio è del 20 settembre 2024: entro questa data, il governo deve realizzare il Piano strutturale di Bilancio. Ma cosa sappiamo finora? Su cosa si sta concentrando la maggioranza?

Per la prossima Legge di Bilancio, il Centrodestra si sta focalizzando su famiglie, lavoro, imprese, fisco, bonus e pensioni. Il sottosegretario all’Economia Federico Freni ha parlato di una Manovra dal valore di 25 miliardi di euro, a 24 Mattino su Radio 24.

Come riporta Skytg24, al centro del dibattito c’è la pioggia di bonus, molti dei quali probabilmente subiranno uno stop: potrebbe esserci una revisione su detrazioni e deduzioni fiscali, garanzie pubbliche e crediti d’imposta. Al vaglio l’ipotesi di ridurre i tetti del reddito nei requisiti delle domande per le agevolazioni. Tuttavia l’Assegno Unico non dovrebbe essere cancellato, bensì rimodulato con una riduzione per i redditi più alti. Il Bonus Mamme invece potrebbe essere messo da parte.

Tutte queste decisioni sono dovute dal fatto che le risorse sono limitate, come ricorda il Corriere della Sera. Sul cuneo fiscale per redditi bassi però il governo vuole andare avanti: per il 2025 si lavora a 7 punti per i redditi lordi fino a 25mila euro, di 6 punti per quelli fino a 35mila. Queste cifre, riportate sempre dal Corriere, potrebbero garantire circa 100 euro al mese in più in busta paga per 14 milioni di lavoratori.

Verso la conferma anche il taglio dell’Irpef con le aliquote passate da 4 a 3, con un ritocco sulle percentuali (dal 35% al 33%) e alzando il tetto massimo ai 60mila euro di reddito. Sul tema famiglia invece viene ipotizzata l’introduzione di un quoziente familiare per le detrazioni, per un costo stimato tra i 5 e i 6 miliardi di euro: come riporta il Foglio, potrebbe esserci particolari detrazioni fiscali per le famiglie con tanti figli a carico, pagando quindi meno tasse.

Sul tema delle pensioni, Quota 41 potrebbe dirci addio a causa dei costi elevati. Si lavora invece su Quota 103, che permetterebbe al lavoratore di andare in pensione a 62 anni con 41 di contributi. Come invece riporta Skytg24, si starebbe lavorando ad aumentare le pensioni minime, da 614,77 a 625,83 euro.

Per la Pubblica Amministrazione invece, si pensa di trattenere i dipendenti della Pubblica Amministrazione fino a 70 anni con un ruolo di tutoraggio o affiancamento nei confronti dei nuovi assunti.

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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