Come è stato comunicato nei giorni scorsi in conferenza stampa a seguito del Consiglio dei Ministri, la Manovra finanziaria 2025 non porterà una riforma strutturale delle pensioni, ma si lavorerà su singole misure.
Va detto comunque che ora non c’è niente di ufficiale, visto che il testo del disegno di legge di Bilancio dovrà percorrere il suo iter parlamentare, ma appare molto difficile un cambio di rotta in tal senso: la maggioranza ha definito il tetto limite dei 30 miliardi di euro, una linea che non va superata da nessun emendamento.
Dunque al massimo potrebbero cambiare le singole misure, magari qualche requisito oppure alcuni importi. All’interno di questo articolo, scopriamo quali sono le ipotesi in Manovra che molto probabilmente verranno definitivamente approvate.
Manovra 2025: gli importi delle pensioni minime
La cifra delle pensioni minime è un argomento che tiene banco all’interno della maggioranza. C’è da dire che, finora, le proiezioni più benevoli parlavano di un leggero aumento: SKTG24 scriveva che si potrebbe passare dagli attuali 614,77 euro a un probabile 625,83 euro; invece diversa è l’ipotesi di Pensionioggi.it, che parla addirittura della possibilità di raggiungere i 630 euro al mese.
Oggi però la stima sembra essere cambiata. In base a Il Sole 24 Ore, che cita fonti vicine al dossier, e a TGCOM24, la cifra potrebbe attestarsi a 620,92 euro. Se da una parte verrebbe confermato l’impegno di aumentare l’importo del 2,7% anche nel 2025, dall’altra resta comunque un valore basso rispetto alle stime iniziali. Se così sarà, tale intervento riguarderà 1,8 milioni di assegni.
Manovra 2025 e TFR per raggiungere la pensione
Da qualche tempo si parla della possibilità di utilizzare i fondi integrativi alimentati con il Trattamento di Fine Rapporto di lavoro per far andare in pensione chi non ha raggiunto l’importo dell’assegno sociale con il sistema contributo. Il suo impiego però resta ancora incerto: secondo il Sole 24 Ore, la possibilità è ancora in campo; secondo TGCOM24, sembra un’idea tramontata.
Manovra 2025 e pensioni anticipate: quali le misure confermate?
Al momento non ci sono novità in tema di pensioni anticipate. Quota 103, Ape Sociale e Opzione Donna saranno prorogate per un altro anno. Ad esempio con Quota 103, come scrive SKYTG24, i lavoratori potranno andare in pensione in anticipo con 62 anni di età e 41 anni di contributi versati, imponendo però il ricalcolo contributivo.
Invece Ape Sociale resta identico a com’è oggi: il classico anticipo pensionistico (63 anni e 5 mesi di età), che può essere beneficiato da lavoratori che si trovano in situazione di svantaggio (ad esempio i caregiver e le persone con invalidità almeno del 74% e con 30 anni di contributi). Stessa sorta potrebbe toccare a Opzione Donna.
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