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Manovra 2025 e Assegno Unico: cosa cambia con la Legge di Bilancio

Come potrebbe cambiare l'Assegno Unico con la Manovra 2025? Scopriamo le ipotesi della maggioranza per la prossima Legge di Bilancio

La Manovra 2025 potrebbe cambiare le regole dell’Assegno Unico, probabilmente potenziando la misura. Questo sarebbe l’obiettivo della maggioranza, che vorrebbe introdurre modifiche sostanziali all’Assegno Unico Universale, uno dei bonus 2024 indirizzato a famiglie con figli (tra cui anche figli con disabilità).

Nonostante il prossimo anno la Legge di Bilancio 2025 potrebbe tagliare le gambe a tantissimi incentivi e agevolazioni, l’Assegno Unico dovrebbe essere confermato, magari rimpinguato con regole più accessibili. Tutto dipenderà dalla disponibilità dei fondi per la Manovra, che al momento sono stimati molto bassi (23-25 miliardi di euro).

Insomma, quali sono le ipotesi studiate dal governo per migliorare l’Assegno Unico? Scopriamo cosa dicono le ultime notizie in merito alla Manovra finanziaria e cosa potrebbe accadere il prossimo anno.

Assegno Unico Universale: come funziona prima della Manovra 2025

In attesa di scoprire cosa succederà con l’approvazione della Legge di Bilancio (dovremo aspettare fino al 31 dicembre 2024), ripassiamo regole, requisiti e modalità dell’Assegno Unico 2024. Tale incentivo viene erogato alle famiglie numerose, cioè che hanno tanti figli dal 7° mese di gravidanza fino a 21 anni d’età.

La misura prevede contributi economici per aiutare tali famiglie a sostenere le spese, e ci sono determinate maggiorazioni per casi specifici (ad esempio se in famiglia sono presenti figli con disabilità).

Già da tempo l’INPS ha diramato le date dei pagamenti fino alla fine dell’anno, le cui cifre vengono stabilite da diversi fattori, come il valore dell’ISEE, la composizione della famiglie e le eventuali maggiorazioni (gli importi sono consultabili a questo link).

In genere viene comunque garantita una somma minima mensile per le famiglie beneficiare, da cui partire per poi calcolare l’effettivo importo da consegnare:

  • per chi presenta un ISEE al di sopra di 45.574,96 euro, è di 57 euro al mese per ogni figlio minorenne;
  • la somma minima si alza a 199,40 euro per chi ha un ISEE sotto i 17.090,61 euro.

Manovra 2025 e Assegno Unico Universale: quali ipotesi per il prossimo anno?

Come potrebbe cambiare l’Assegno Unico nella Manovra 2025? In base ai dati INPS, oggi il contributo interessa 6 milioni di famiglie, per un totale di 9.549.571 figli, ma il governo starebbe pensando di allargare la platea di beneficiare.

SkyTG24 spiega che la maggioranza starebbe pensando di non far pesare tale misura nel calcolo ISEE (così da non creare limiti per altri bonus) o comunque di rimpinguare l’aiuto, almeno per le famiglie numerose. Non solo, un’altra ipotesi sarebbe quella di introdurre detrazioni specifiche per i figli. Si parla anche dell’introduzione di una soglia di reddito, ma questa situazione sembra molto difficile da applicare.

Infine il Sole 24 Ore ricorda che a luglio scorso la misura è finita nel mirino dell’Europa, in quanto l’Italia è stata deferita dalla Corte UE per i requisiti legati alla residenza. Addirittura si starebbe pensando di includere anche i lavoratori transfrontalieri assunti in Italia. Perciò è ammissibile aspettarsi qualche importante cambiamento nella Manovra 2025.

A pesare comunque è la questione delle risorse: la Manovra 2025 non avrà molti fondi a disposizione, per cui si ipotizza che l’Assegno Unico potrebbe utilizzare un pacchetto stimato tra i 5 e i 6 miliardi di euro.

Leggi anche: Le date della Manovra 2025: quando verrà approvata la Legge di Bilancio?

Ultima modifica: 16/09/2024

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.