Ieri la Manovra finanziaria 2025 è stata approvata in Consiglio dei Ministri e oggi verrà presentata. Ecco una panoramica delle misure
Ieri sera il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno della Legge di Bilancio, la Manovra 2025 che, rispetto ai 25 miliardi di euro ipotizzati nelle scorse settimane, avrà un fondo per le risorse di quasi 30 miliardi di euro (che nel 2026 dovrebbero diventare 35 miliardi e nel 2027 ben 40 miliardi).
Oggi, mercoledì 16 ottobre 2024 alle ore 11:00, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti presenterà i provvedimenti approvati in Consiglio dei Ministri in una conferenza stampa, e si parlerà anche della Manovra finanziaria. Ma già sono uscite le prime informazioni al riguardo, tra conferme sulle possibili misure e qualche novità.
All’interno di questa guida, facciamo il resoconto di quali sono le proposte contenute all’interno del disegno della Legge di Bilancio e quali sono i prossimi step per la sua approvazione.
Il cavallo di battaglia del governo resta in corsa: taglio del cuneo fiscale e cambiamenti nelle aliquote IRPEF saranno strutturali, così come annunciato qualche tempo fa dagli esponenti di governo.
Nel primo caso, il taglio dei contributi riguarda redditi fino a 20mila euro, per poi trasformarsi in fiscale con un aumento delle detrazioni per lavoratori dipendenti fino a 35mila euro. Poi ci sarebbe un decalage piuttosto rapido fino a 40mila euro.
Invece la riforma IRPEF vedrà la riduzione dell’aliquota intermedia fino a 50mila euro di reddito, dal 35 al 33%. In totale, questa misura dovrebbe costare 14 miliardi di euro, come scrive il Sole 24 Ore.
Il governo vuole creare una Legge di Bilancio a tutela della natalità e della famiglia, per questo introduce la “Carta per i nuovi nati“, un contributo di mille euro per i genitori entro i 40mila euro di ISEE che dovrà essere usato per fronteggiare le prime spese di ogni nuovo nato.
Nelle ultime settimane si è parlato molto della possibilità di ampliare il Bonus Mamme Lavoratrici, e la prossima Legge di Bilancio punta ad allargare la platea delle beneficiarie anche alle lavoratrici autonome con 2 o 3 figli.
Anche la Carta dedicata a Te, destinata all’acquisto di beni di prima necessità, sarà rifinanziata nel 2025. Di fatto la Legge di Bilancio prevede uno stanziamento di 500 milioni di euro per la misura.
Un’altra conferma arriva per l’Assegno Unico Universale anche per il prossimo anno, con una preziosa novità: uscirà fuori dal calcolo ISEE.
Sul fronte pensioni alcune ipotesi sono state confermate, altre invece sarà difficile vederle in essere. Come spiega SKYTG24, non ci saranno riforme strutturali, ma si punta a indicizzarle rispetto all’inflazione, oltre alla possibilità di aumentare le pensioni minime.
C’è anche l’idea di perfezionare il Bonus Maroni, dando incentivi a chi sceglie di rimanere a lavoro nonostante abbia i requisiti per il pensionamento, e una spinta alla previdenza complementare con l’introduzione di un semestre di silenzio assenso.
La politica del più figli hai meno tasse pagherai, desiderata fortemente dal ministro Giorgetti, potrebbe diventare realtà. La prossima Legge di Bilancio potrebbe parametrare le detrazioni fiscali in base al numero dei componenti di una famiglia, stabilendo comunque un importo massimo da non superare. Nel fare ciò, dovrebbe essere introdotto un quoziente familiare.
L’aumento delle risorse per la prossima Legge di Bilancio dipende anche dalla spending review: la Legge di Bilancio punta a diminuire le spese dei ministeri, imponendo loro un taglio del 5%. Invece i Comuni e gli enti locali dovrebbero salvarsi.
Altro argomento centrale di queste ultime settimane è il bonus case e ristrutturazioni. La riunione di ieri sera avrebbe approvato una proroga per un altro anno del bonus ristrutturazioni al 50%, e non al 36% come previsto dalla precedente normativa.
Tasse sugli extraprofitti, contributo volontario o di solidarietà. Comunque lo si voglia chiamare, un accordo tra il governo e gli istituti bancari più grandi (e anche delle assicurazioni) sembra esser stato raggiunto.
Ires e Irap non dovrebbero aumentare, ma si ipotizza un intervento di slittamento delle DTA (le imposte differite attive) e sulle stock option date ai manager. Sempre secondo il Sole 24 Ore, queste mosse dovrebbero portare circa 3,5 miliardi nelle casse dello Stato.
Buone notizie per il mondo della Sanità, visto che il governo userà la Legge di Bilancio per nuovi investimenti: si parla di uno stanziamento di 3 miliardi di euro in più rispetto allo scorso anno.
Anche per il prossimo anno sono confermati i fringe benefit, i cui importi saranno maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri.
E ora si entra nel rush finale della Legge di Bilancio 2025. Di fatto, sono rimaste poche date prima dell’approvazione definitiva del disegno della Legge di Bilancio.
Tra il 20 e il 21 ottobre il disegno di legge dovrà essere presentato in Parlamento, mentre il 30 ottobre si attende la comunicazione ISTAT sulla stima preliminare del PIL nel terzo trimestre 2024: attraverso questa comunicazione, il governo capirà se è possibile raggiungere il +1% previsto nel DEF dello scorso aprile.
Poi a inizio novembre la Commissione Europea presenterà le previsioni economiche dell’autunno, verificando i vincoli di bilancio dell’Italia. Il 22 novembre arriverà il giudizio dell’agenzia di rating Moody’s sui conti pubblici italiani. Infine il 31 dicembre 2024 si avrà l’ok definitivo alla Manovra 2025 e la successiva entrata in vigore, prevista per il 1° gennaio 2025.
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Ultima modifica: 16/10/2024