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Manovra 2025 e Bonus Mamme: cosa cambia in Legge di Bilancio?

La Manovra finanziaria 2025 potrebbe cambiare il Bonus Mamme ed estenderlo a più categorie di lavoratrici. Scopriamo quali potrebbero essere

La Manovra finanziaria 2025 potrebbe cambiare le sorti di numerose agevolazioni, anche per il Bonus Mamme Lavoratrici, sgravio introdotto con la Legge di Bilancio 2024 in via sperimentale e che potrebbe essere modificato per il prossimo anno.

“Nei piani del governo c’è la volontà di incentivare le lavoratrici madri e supportare la natalità, quindi queste misure non saranno tagliate”, ha dichiarato il sottosegretario all’Economia Federico Freni, ai microfoni di Radio24, come riporta SKYTG24.

Bonus Mamme 2024: cos’è, come funziona e quali requisiti

La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto in via sperimentale il Bonus Mamme, una decontribuzione sui contributi previdenziali in busta paga prevista dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, fino a un massimo di 3mila euro l’anno, da suddividere mese per mese (250 euro al mese).

Come spiega una circolare INPS, le principali beneficiarie della misura sono lavoratrici madri di 3 o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico: l’esonero riconosciuto è del 100%. Per avvalersi di tale agevolazione, la lavoratrice deve comunicarlo al proprio datore di lavoro.

Trattandosi di una misura sperimentale, l’esonero è stato esteso alle madri lavoratrici con 2 figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, a esclusione dei rapporti di lavoro domestico, fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Più nel dettaglio:

  • la lavoratrice, alla data del 1° gennaio 2024, è madre di tre figli. Se il figlio più piccolo compie il 18esimo anno di età il 19 ottobre 2025, l’esonero termina nel mese di ottobre 2025;
  • la lavoratrice, alla data del 1° gennaio 2024, è madre di due figli. Se il figlio più piccolo compie il 10° anno di età il 18 luglio 2024, allora l’esonero termina nel mese di luglio 2024;
  • la lavoratrice, alla data del 1° gennaio 2024, è madre di un figlio ed è in corso la gravidanza del secondo figlio. Se la nascita del secondo figlio avviene l’11 giugno 2024, allora l’esonero è applicabile a partire dal 1° giugno 2024 al 31 dicembre 2024;
  • la lavoratrice, alla data del 1° agosto 2024, è madre di due figli, ed è in corso la gravidanza del terzo figlio. Se la nascita del terzo figlio avviene in data 2 marzo 2025, allora fino al 31 dicembre 2024 si applica l’esonero nel caso dei due figli; mentre dal 1° gennaio 2025 al 28 febbraio 2025 non si applica alcuna riduzione contributiva; invece a partire dal 1° marzo 2025 e fino al 31 dicembre 2026 si applica l’esonero;
  • la lavoratrice, alla data del 1° gennaio 2024, è madre di tre figli, tutti di età superiore ai 18 anni. Non spetta alcuna riduzione contributiva.

Nel 2025 e nel 2026 il Bonus Mamme dovrebbe restare disponibile solamente nel primo caso, cioè in lavoratrici madri con 3 o più figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, a meno che la Manovra finanziaria 2025 non cambi le carte in tavola.

Manovra 2025: come potrebbe cambiare il Bonus Mamme?

Come spiega Vanity Fair, il Bonus Mamme potrebbe essere incrementato con la Manovra 2025. In particolare, si pensa ad applicare questo sgravio anche per le lavoratrici autonome. Una decisione che potrebbe essere presa anche in funzione degli ottimi risultati ottenuti nel primo anno: di fatto, nei primi 5 mesi del 2024 la misura è stata richiesta dal 75% delle aventi diritto (550mila lavoratrici).

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Ultima modifica: 24/09/2024

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.